lunedì 31 maggio 2010

Portami via...

Portami Via” è il nome della nuova iniziativa promossa dall'Associazione Italiana Sommelier rivolta a tutti i proprietari e gestori di ristoranti e locali che, aderendo al progetto, riceveranno una fornitura di eleganti wine-bags da offrire ai clienti per riporre la bottiglia non terminata da portare via.

Se non è, infatti, granché diffuso nel Bel Paese il costume di portare a casa "gli avanzi" di una cena al ristorante (già c'abbiamo messo una vita ad accettare la doggy-bag...), capita certamente spesso di lasciare sul tavolo la bottiglia ancora mezza piena oppure - peggio - proprio sullo scaffale. Contrariamente a quanto avviene, invece, in molte altre parti del Mondo (Stati Uniti docet) dove la cosa è straordinariamente normale oltre che - permettemi - anche legittima.


Una bella iniziativa, anche se - lo ammetto - strizzo l'occhio più al wine-sharing, non fosse altro che per gli indiscutibili e affatto trascurabili effetti (positivi) sulla socializzazione e anche se mi pare forse più difficile che prenda piede (oltre che clienti ben disposti, serve necessariamente un valido sommelier con ottime doti persuasive e buone conoscenza della psiche del gastronauta di turno).

Ad ogni modo, sul sito http://www.sommelier.it/ trovate l’elenco dei ristoranti e dei locali che sono già entrati nel circuito di “Portami Via” e che espongono sulla vetrina all’ingresso un adesivo come segno distintivo.

Clicca qui per scaricare il modulo di adesione.

Per informazioni:
AIS Associazione Italiana Sommelier
Viale Monza, 9
20125 Milano
Tel. 02/2846237 - 02/2846237
Fax 02/26112328

venerdì 28 maggio 2010

Cosa succede sul web: la TwitAsta!

Ho atteso che sul blog ideato per l'iniziativa venissero pubblicate tutte le cromobox... Ora che è on line anche il contenuto della 13esima posso parlarvene...

Ricordate TwitYourWine @Vinitaly2010? Bene, dopo il percorso creato ad hoc per la 44esima edizione della Fiera di Verona, le tredici cantine "affiliate", tutte attive su Twitter, si sono unite per fare beneficenza.

Un'asta di beneficenza, via Twitter appunto, il cui ricavato sarà interamente devoluto all'Associazione Onlus La Cicogna Sprint di Genova, fondata dai genitori di bambini ricoverati per un lungo periodo presso il centro neonati a rischio e/o presso la terapia intensiva dell’Ospedale Gaslini di Genova.

Dalle ore 10 di domenica 30 maggio alle ore 22 di sabato 5 giugno, la TwitAsta - questo il nome di battesimo dell'iniziativa - si svolgerà sul famoso social network delle 140 lettere. All'asta andranno le cromobox già utilizzate come segno di riconoscimento a Vinitaly e che per l'occasione sono state farcite dei prodotti di ciascuna azienda partecipante.


Ma come funziona? La base d’asta per tutte le cromobox è di 50 euro. Per poter fare la propria offerta occorre essere iscritti a Twitter (io, per esempio, sono qui) e postare un tweet del genere: “#tyw5 offro 60 euro“ dove l'hashtag in apertura identifica la confezione per cui intendete rilanciare. Le scatole all'asta sono in tutto 13 (#tyw1, #tyw2, #tyw3, etc.) e le trovate qui, sul blog delle Twit-Cantine. Così, per tenere d'occhio lo stato delle offerte, basta utilizzare il codice hashtag della cromobox e fare una ricerca interna su Twitter.

L’assegnazione delle confezioni e la consegna del “virtuale” ricavato avverrà lunedì 7 giugno durante la manifestazione Terroir Vino che si terrà a Genova ai Magazzini del Cotone del porto antico.

E tu #cosaseidispostoafare?

giovedì 27 maggio 2010

Ocone 1910 | 2010

Nell'anno del Centenario (1910 | 2010), il marchio Ocone ha ottenuto più d'un riconoscimento, non ultimo la Corona Vini Buoni d'Italia per il suo "Calidonio" 2008 (di cui ho già parlato qui).

Il prossimo 30 maggio, per festeggiare un secolo di vita, la storica azienda di Ponte apre le porte della sua cantina a tutti gli appassionati presentando il nuovo Aglianico del Taburno: "Anastàsi" 2006.


Il perchè di questo vino e del suo nome ve lo spiegheranno Domenico Ocone e Nicola Pastore.



[foto di Alessio D'Alberto]

martedì 25 maggio 2010

L'Amarone della Valpolicella verso la DOCG a Milano

Un altro imperdibile appuntamento per concludere il mese.

Domani 26 maggio, con inizio alle ore 16, si terrà nelle sale dell'Hotel Westin Palace di Milano (piazza della Repubblica, 20) il banco d'assaggio sull'Amarone della Valpolicella.


L'evento, organizzato dalla delegazione AIS di Milano in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini della Valpolicella, prevede la degustazione in anteprima di ben 30 etichette di Amarone dell’annata 2006. Oltre al celebre vino, che ha finalmente completato l’iter per l’ottenimento della DOCG, le aziende offriranno anche il meglio della loro produzione.

Leggi qui l'elenco dei produttori partecipanti

Ingresso gratuito per i soci Ais Lombardia

Informazioni e prenotazioni
tel. 02/62086249 (dalle 10 alle 14)




[foto tratta da http://www.aismilano.it/]

lunedì 24 maggio 2010

Tutti i colori del bianco

Quella in programma domani 25 maggio a Milano, sarà la prima della IV edizione di "Tutti i colori del Bianco", il forum nazionale sul vino bianco italiano organizzato dall'associazione Go Wine in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave.

In degustazione: oltre 100 vini bianchi italiani, ognuno in due annate differenti (quella attualmente in commercio ed una non più recente del 2005), nonché una selezione di Soave a cura del Consorzio di Tutela Vini Soave e Recioto di Soave.

Presenti in sala (Hotel Westin Palace), inoltre, alcuni produttori tra cui segnalo La Colombera e Le Rocche del Gatto (leggi qui i vini in degustazione delle aziende presenti al banco e di quelli disponibili nell'Enoteca allestita per l'occasione).


Questo il programma:
dalle 16.30 alle 18.30: anteprima riservata esclusivamente ad operatori professionali.
alle 18.30: conferenza di presentazione di "Vulcania", il forum internazionale sui vini bianchi da suolo vulcanico, alla quale interverranno Arturo Stocchetti (Presidente del Consorzio Tutela Vini Soave), il giornalista Massimo Zanichelli e Aldo Lorenzoni (Direttore del Consorzio Tutela Vini Soave) nonchè il Presidente dell'Associazione Go Wine, in veste di moderatore.
dalle 19.30 alle 22.00: banco d’assaggio aperto al pubblico.

Il costo della degustazione è di € 20 (€ 12 per i soci Go Wine - € 15 Fisar, Ais, Onav).

Informazioni e prenotazioni:
tel. 0173/364631
fax 0173/361147




[foto tratta da http://www.gowinet.it/]

domenica 23 maggio 2010

I vini della Grecia a Milano

A parte il "greco di tufo" o il "greco di bianco", sinceramente, di vini "greci" non ne ho mai assaggiati e/o visti in giro... Quale migliore occasione, allora, per ampliare i propri orizzonti e fare un salto al banco d'assaggio sui vini della penisola ellenica organizzato dalla delegazione ONAV di Milano, in collaborazione con il Consolato Generale di Grecia, per domani lunedì 24 maggio.

Nella sede di via Termopili nr. 12, dalle 18.30 alle 21.30 saranno, infatti, in degustazione i vini della Grecia, rappresentanti di un patrimonio ampelografico che è straordinariamente ricco. 

Qui l'elenco delle zone vinicole e delle varietà che saranno presentate.
Contributo di partecipazione: € 5 per i soci - € 10 per i non soci. Clicca qui per prenotare.
Per maggiori informazioni, scrivere a milano@onav.it.


Già che ci siete, se volete proseguire la serata con una cena "ellenica", potreste fare un salto a Esperides - a quanto pare - l'unico ristorante greco di Milano ad aver ricevuto il marchio di qualità dalla Camera di Commercio.
Magari non domani sera... ma, statene certi, proverò!



[nella foto - tratta dal sito ufficiale - la sala grande del ristorante Esperides]

venerdì 21 maggio 2010

I grandi rosati d'Italia con l'ONAV di Milano

Okkei, è un last-second! Ma se qualcuno non ha già preso impegni è ancora in tempo per prenotarsi.


Questa sera, con inizio alle ore 21, la delegazione ONAV di Milano organizza una serata su "I grandi rosati d'Italia". Come al solito l'appuntamento è presso la sede di via Termopili nr. 12.

Relatore della serata sarà il noto giornalista Franco Ziliani.

Il contributo di partecipazione è di € 25 per i soci e € 35 per i non soci. Clicca qui per prenotare.

Per informazioni e prenotazioni:
delegato Vito Intini - cell. 335/5358981



giovedì 20 maggio 2010

Les grands vins (blancs) d'Alsace

Se un’oretta scarsa e 8 vini sono decisamente troppo poco per cogliere la grandeur dell’intera produzione vinicola del “beau jardin” caro a Luigi XIV, non è certo difficile capire che “les grands vins d’Alsace” sono soprattutto “les blancs”, visto che pinot noir a parte - che, con tutto il rispetto, non da’ mica gli stessi grandi vini di altri distretti della Francia – non ci sono altri vitigni rossi degni di nota.


Piccola lingua di terra al confine con la Germania e terra contesa protagonista di ripetuti passaggi di mano sino al secondo dopoguerra, l’Alsazia vanta 3 appellations d’origine. L’AOC Alsace rappresenta il 74% della produzione; seguono, nell’ordine, l’AOC Cremant d'Alsace (un metodo classico con 12 mesi circa di fermentazione sur lies ottenuto da uve pinot blanc, auxerrois, riesling, pinot gris, pinot noir e chardonnay) e l’AOC Alsace Grand Cru con i suoi 51 crus (tra cui Zinkoepflé, Schlossberg, Steinert, Kanzlerberg e Rangen), a partire da uve riesling, pinot gris, muscat d'alsace e gewurztraminer, appena il 4% della produzione. Per le AOC Alsace e Alsace Grand Cru sono previste anche le menzioni Vendanges Tardives e Sélection de Grains Nobles.

Il clima della regione è fortemente caratterizzato dalla presenza della catena montuosa dei Vosges che funge da barriera di protezione dai venti freddi e dalle piogge dell’Atlantico. La poca acqua di vegetazione e le forti escursioni termiche (l’Alsazia è la regione della Francia dove piove meno -500 mm/anno- e anche la più fredda d’inverno) favoriscono una grande concentrazione aromatica. I terreni, prevalentemente esposti a est, hanno una composizione variabile: più minerali e calcareo-marnosi ai pendii dei Vosges, calcareo-pietrosi in collina e sabbioso-argillosi in pianura.


Da queste premesse è partito, appunto, il percorso condotto da Giorgio Colli con lo obiettivo di mettere a fuoco le caratteristiche principali delle uve bianche alsaziane. Ecco gli assaggi:


Sylvaner 2008, La Cave Des Vignerons De Pfaffenheim (12%)
Il colore è un paglierino scarico. Al naso non è granché intenso ma ha un’eleganza composta, di agrumi e di mela, di fiori bianchi e di erba appena tagliata. In bocca è fresco, lineare, né più né meno quello che ci si aspettava al naso.

Cremant d'Alsace Brut, Cave De Jngersheim (12%)
Sconoscesi le percentuali dell’uvaggio. Bene la spuma e l’incedere delle bollicine, anche abbastanza fini. Delicatamente intenso ma non certo di grande complessità quanto a profumi: frutta, fiori, poco altro se non qualche sfumatura di crosta. Sorso secco, impronta chiaramente agrumata che fa’ la sua figura.

Pinot Blanc 2008, Baur Jl Eguisheim (12.5%)
Tenue è il colore paglierino così come lo sono i profumi di mela, di pesca e di fiori bianchi. Le leggere sensazioni dolciastre che compaiono sia al naso che in bocca raddrizzano, in parte, un finale che fatti due conti non è proprio piacevolissimo.

Muscat d’Alsace 2008, Beck Francis Epfig (12%)
Bianco fragrante, fresco, abbastanza complesso, profuma di mandarino e fiori d’arancio. In bocca è secco, dura un po’, prevalgono gli aromi minerali su quelli fruttati e floreali.

Riesling 2007, Eckle jl. Katzenthal (12%)
Il giallo è più intenso, quasi dorato. Anche i profumi sono diversi e l’impatto è più vigoroso: sentori di pesca, frutta secca e fiori gialli, note minerali ed erbacee. Non elegantissimo, per la verità, paga forse un lieve squilibrio al naso. Ha buon corpo, sorso ricco, fresco, di buona persistenza, soprattutto di mentuccia e di limone.

Riesling 2004 Grand Cru Wiebelsberg, Domaine Gresser
Il sughero non ha retto, un vero peccato (anche perché –ahi ahi- non c'è nemmeno una bottiglia di riserva).

Pinot Gris 2008 Ginglinger, Fix Voegt (12.5%)
I profumi di frutta secca caratterizzano il bouquet dei profumi, intenso ed elegante; seguono a ruota i sentori minerali. Sorso abboccato, il finale chiude su piacevoli ritorni di mandarino, pompelmo e muschio.

Gewurztraminer 2008 Wolfberger, Euguisheim (12%)
La classica nota di litchi svetta sui profumi di rosa e menta piperita, di chiodi di garofano e cannella. Elegante, gusto pieno e perfettamente rispondente: l’allungo finale è rinvigorito da freschezza e salinità

mercoledì 19 maggio 2010

Verticale di Barbacarlo a Milano

Barbacarlo, o meglio zio Carlo, primo a pigiare la croatina, l’uva rara e l’ughetta alla fine dell’800. Questo vino è dedicato a lui.


Tenetevi liberi: venerdì 21 maggio, ore 20.30. All'Enoteca Bottega dell'Arte e del Vino di Milano (via G. Fara nr. 25), si terrà una verticale del famosissimo vino di Lino Maga.

Queste le annate in degustazione: 2007, 2002, 2000, 1996, 1994 e 1989. Sei millesimi per cogliere l'essenza di un vino che ha fatto la storia. Conduce Filippo Querzoli. 

Costo € 35

Informazioni e prenotazioni:
tel. 02/6697596



[foto tratta da http://www.acquabuona.it/]

lunedì 17 maggio 2010

Modifiche disciplinare Cirò: richiesta di pubblica audizione.

Ricordate l'affaire Ciro' (leggi qui, qui e ancora qui)?!?

Dopo che il Consorzio di Tutela aveva presentato la richiesta di modifica del disciplinare, pubblicata sul BUR Calabria del 31 luglio 2009, negli ultimi giorni - a distanza di circa 9 mesi - si è diffusa la notizia che «sarebbe stato trovato un compromesso in Regione Calabria».


Il comitato spontaneo a difesa dell'identità del vino Cirò ha, per questo motivo, richiesto una pubblica audizione affinché tutte le parti interessate «abbiano la possibilità di parlare».

Leggi qui la lettera inviata alla Regione Calabria e al Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali.



[foto tratta da internet]

domenica 16 maggio 2010

Il "Mosaico Piacentino" incontra il "Simposio dei Lambruschi"

Il "Mosaico Piacentino" (l'associazione dei produttori piacentini) e il "Simposio dei Lambruschi" (l'associazione di 8 aziende modenesi) si incontrano domani 17 maggio 2010 al ristorante "La Volta del Vescovo" di Piacenza.


Peccato non poter partecipare, visto che uno dei momenti più interessanti del mio ultimo Vinitaly è stato proprio la presentazione delle aziende produttrici di lambrusco, alcune delle quali già avvistate a Terre di Vite nel febbraio scorso.


La manifestazione, analogamente a quella che ha visto protagonisti il "Mosaico Piacentino" e il "Convito di Romagna" nel 2007, prevede una sessione di degustazione pomeridiana aperta al pubblico e una cena, su prenotazione, in cui si esibiranno gli chef Massimo Bottura dell’Osteria Francescana, Filippo Chiappini Dattilo dell’Osteria del Teatro e Daniele Repetti del Nido del Picchio.

La degustazione pomeridiana si svolgerà con l'assaggio guidato dei vini a cura degli stessi produttori che avranno così modo di raccontare il vino presente nei calici, il proprio lavoro e la filosofia produttiva.

Maggiori informazioni qui.

sabato 15 maggio 2010

"I carati dell'Aglianico"

Ricevo e pubblico il comunicato stampa riguardante un'iniziativa che sarà presentata lunedì prossimo a Vitigno Italia.


In nome dell’Aglianico!

Un gioco di squadra per promuovere l’Aglianico, uno dei vitigni più antichi del Sud Italia.
Sei cantine produttrici di Aglianico uniscono le proprie forze per comunicare questo grande vitigno.

Lunedì 17 Maggio 2010 alle ore 14.30, in occasione di Vitigno Italia in programma presso il Castel dell’Ovo di Napoli, verrà presentato alla stampa il progetto “I Carati dell’Aglianico”, nato dalla volontà di valorizzare l’immagine di uno dei vitigni più apprezzati del Sud Italia, l’Aglianico.

Il progetto consiste in una competizione a squadre che vedrà Cantine e Chef gareggiare insieme per esprimere al meglio l’essenza del vitigno. Tante le iniziative collaterali: sito web dedicato con curiosità e suggerimenti, degustazioni guidate, percorsi enogastronomici, dibattiti, …..tutto in nome dell’Aglianico!

Sei le Aziende che ci hanno creduto da subito e che per la prima volta nella storia hanno unito le proprie “forze” per un obiettivo comune. Cantine del Notaio, Feudi di San Gregorio, Mastroberardino, Terredora, Tormaresca e Villa Matilde si metteranno dunque in gioco per raccontare con un linguaggio comune la preziosità e le molteplicità di espressioni dell’Aglianico.

Tutte le cantine produttrici di questo vitigno, grandi e piccole, situate in qualunque parte del mondo, sono invitate a partecipare alla sfida!

Ufficio Stampa “I CARATI DELL’AGLIANICO”
tel. 0825/986624




venerdì 14 maggio 2010

Vinissage 2010 ad Asti

Sarà, come di consueto, il Palazzo del Michelerio del capoluogo astigiano (corso Alfieri nr. 381) la location dell'edizione 2010 di Vinissage, il Salone di vini naturali da agricoltura biologica e biodinamica, che si terrà sabato 15 e domenica 16 maggio prossimi.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Asti in collaborazione con Officina Enoica, prevede un ricco week-end di degustazioni e di dibattiti (leggi qui il programma dettagliato).
Parteciperanno numerose aziende da tutte Italia (qui l'elenco completo) nonché alcuni produttori provenienti dalla filiera dell'economia carceraria.

Tra i momenti più interessanti, la degustazione guidata di Barbera d'Asti D.O.C.G. che si svolgerà domenica 16 maggio, alle ore 17, a cura della delegazione ONAV di Asti.

Ticket di partecipazione: € 5 (comprensivo di calice e tracolla con catalogo degli espositori).

mercoledì 12 maggio 2010

I macarons di Ladurée a Milano

La boutique Ladurée sbarca a Milano. Io c'ho fatto un salto al primo giorno d'apertura per vedere che aria tirava... Ecco l'articolo con cui ho raccontato la mia visita sul sito di Luciano Pignataro.

Riusciranno i famosi macarons di Ladurée a conquistare a Milano? Se lo chiedono in molti.
La mia risposta? Azzardo… Sì, sì e sì.


Punto primo. I semplici macarons sono spaventosamente buoni: due morbidi gusci di pasta di mandorle dal sapore delicato che un certo Pierre Desfontaines, cugino di secondo grado del fondatore Louis Ernest Ladurée, ebbe la geniale idea di appiccicare uno sull’altro, uniti e divisi da una farcitura. Basilico e liquirizia, menta e vaniglia, pistacchio, rosa e violetta, ciliegia, cioccolato (quello che in assoluto ho preferito io), mimosa – che dite vado avanti? – in arrivo direttamente da Parigi, con un assortimento rigorosamente stagionale.


Punto secondo. La pasticceria, pardon, la boutique fondata nel 1862 a 16 rue Royale in Paris si trova in una posizione invidiabile: via Spadari, a due passi dal Duomo, da Palazzo Reale e dalla Pinacoteca Ambrosiana, a uno dal ristorante Cracco e, udite udite!, dirimpetto a Peck (l’institution Peck, si legge sul sito francese). Esci dal tempio della gastronomia e non puoi non vederlo, ce l’hai di fronte. E poi, appunto, è una boutique dai muri tinteggiati in verde chiaro con stucchi, oro e il medaglione con l’angelo pasticciere in primo piano, un fascinoso bancone e mobili in legno scuro, due vetrine golose dove sono sistemati dolci e alberelli colorati di macarons, candele e sorbetti – basta, mi fermo!
Stesso dècor deciso dalla maison e la classica scritta Ladurée Paris all’esterno, di fianco all’ingresso, che fa molto via della Spiga. Per adesso nessuna consumazione all’interno, entro breve qualche tavolino troverà posto sul soppalco.


Punto terzo/a. Vuoi mettere quanto è cool una boutique unica in Italia e che, oltre alle 6 di Parigi, ha solo 10 altre insegne dans le monde?
Punto terzo/b (la lettura è riservata alle sole rappresentanti del gentil sesso). Vuoi mettere andare in giro con l’elegante busta color verde chiaro (come i muri) che in poco tempo insidierà lo storico primato di quella modaiola di Harrods? O le scatoline griffate da 4, 8, 12 che diventeranno poi preziosi porta-gioie per le signore? I profumi, le torte, le candele, la polvere di cacao e persino il thé? Vuoi mettere il gusto, o forse la vanità di mangiare gli stessi dolcetti di cui Kirsten Dunnst andava così aristocraticamente ingorda nella famosissima scena del film “Marie Antoinette” di Sofia Coppola? (Che strano… la boutique era praticamente assaltata da donne di ogni età…)

Naturalmente, come spesso accade nella capitale della moda e del design (e non solo, per la verità), tutto quello che è cool deve avere sempre e immancabilmente prezzi hot: 8 euro l’etto, 1 euro e 60 al pezzo, più l’eventuale costo della confezione. Nel mio caso: 16 euro per la scatolina di Christian Louboutin e 8 macarons che Alessia ha dovuto scegliere tra quelli che erano rimasti alle 7 di sera del primo giorno.

Se questo non è già successo…

martedì 11 maggio 2010

Verticale di Tignanello a Milano.

Che il "Tignanello" sia una delle pietre miliari dell’enologia italiana è fuor di dubbio. Che poi piaccia o non piaccia è un altro discorso.

La famiglia Antinori ha iniziato a produrlo dapprima come Chianti Classico, poi dall'annata 1971 uscendo con coraggio dal disciplinare per vinificare il classico sangiovese in uvaggio con vitigni internazionali come il cabernet sauvignon e cabernet franc.


Rientrante a pieno titolo nella categoria dei cosiddetti supertuscans, il "Tignanello" è prodotto con uve di sangiovese all'85%, cabernet sauvignon al 10% e cabernet franc al 5%; uvaggio messo a punto nel 2000, quando - con l’impianto di nuove barbatelle di Sangiovese e la scelta di un clone dai tannini meno aggressivi - la percentuale di sangiovese venne elevata dall'80 all'attuale 85%, a discapito del cabernet sauvignon.

Sarà lui, il "Tignanello", il protagonista di un'interessante verticale organizzata da Enoteca Ronchi a Milano (via San Vincenzo nr. 12) per giovedì 13 maggio 2010 (inizio alle ore 20.30). Ospite della serata, l’enologo Renzo Cotarella che guiderà nell'assaggio di 5 diverse annate, direttamente dall’azienda: 1993, 1997, 1999, 2004 e 2006, con accostamento gastronomico.

Posti disponbili 24, costo € 85.

Prenotazione on line sul sito http://www.enotecaronchi.it/ (sezione eventi), scrivendo una mail a info@enotecaronchi.it oppure telefonando al nr. 02/89402627.




[foto tratta da internet]

sabato 8 maggio 2010

Drink Pink. Né bianco, né rosso. Chiaretto

Purtroppo non ho ancora il dono dell'ubiquità e, quindi, dovendo scegliere, io andrò a Superwhites (leggi qui). Ma siccome il mondo e i gusti sono vari (e menomale...), ecco un buon suggerimento: "Drink Pink. Né bianco, né rosso. Chiaretto".

Stessa data, 10 maggio. Stesso luogo, Milano. Hotel diverso, il Westin Palace (piazza della Repubblica nr. 20). Per il secondo anno consecutivo, il Consorzio del Bardolino ed il Consorzio del Garda Classico invitano a degustare i rosati del Garda di circa 40 aziende.


Un happy-hour con il chiarettodalle 16 alle 20, con la speranza che la sala non si popoli di gente che vuole solo... fare l'happy-hour, appunto (nella migliore delle ipotesi...).

Durante la degustazione, alcuni ristoratori del Lago di Garda (Taverna Kus - San Zeno di Montagna, Trattoria Viola - Torri del Benaco, Taverna Picedo - Polpenazze del Garda e Antica Trattoria alle Rose - Salò) proporranno finger food a base di pesce di lago di Garda, verdure di stagione, olio extra vergine d’oliva del Garda ed erbe del Monte Baldo. Per finire, il gelato al chiaretto e all'olio del Garda dell'Agrigelateria Corte Fenilazzo di Desenzano del Garda.

Non male, no?!?

Ingresso libero per i soci Ais Lombardia.
Scarica qui l'invito.




[foto tratta da http://www.aislombardia.it/]

venerdì 7 maggio 2010

Il Re dei rossi del Sud: l'aglianico.

Origini sannite a parte - fatto che potrebbe (forse?) indurvi a pensare che io sia di parte - l'aglianico è oggettivamente il Re dei vitigni a bacca rossa del Mezzogiorno, che ha trovato nella zona del "mio" Sannio, in quella di Taurasi e nel Vulture gli areali di elezione (che poi corrispondono alle 3 denominazioni di origine più importanti). Ma da' ottimi vini, seppur naturalmente diversi, anche nel resto della Campania, in uvaggio magari con il piedirosso (vedi Falerno del Massico e Vesuvio) oppure in purezza (vedi pure il Cilento o ancora il Molise).


Capirete, quindi, la mia gioia quando ho saputo che Giuseppe Sonzogni proporrà una serata d'approfondimento sui diversi terroirs dell'aglianico: martedi' 11 maggio, alle ore 21, presso la sua Enoteca Vintage in quel di Cesano Maderno (via Milano nr. 26).

In degustazione:
- Irpinia DOC Aglianico 2006 - Ciro Picariello
- Falerno del Massico DOC Etichetta bronzo 2005 - Masseria Felicia
- Aglianico del Vulture DOC Titolo 2005 - Elena Fucci
- Aglianico del Molise DOC Militum Christy Riserva 2004 - Cianfagna
- Taurasi 2003 - Michele Perillo
- Taurasi 2001 - Vesevo

E scusate se è poco... anche se manca (ancora per poco, credo...) l'aglianico del Taburno...

Posti disponibili 10, costo della serata € 12.

Informazioni e prenotazioni:
tel. 0362/528485
cell. 333/1041211




[foto tratta da http://www.terredeisanniti.it/]

I Superwhites tornano a Milano!

Può forse un "bianchista" convinto come me perdere un appuntamento del genere?!? No, dico, ma siamo matti?!?

Assolutamente! Tanto più che SuperWhites® compie dieci anni e i grandi vini bianchi friulani tornano a Milano. L'appuntamento è per lunedì 10 maggio, nelle sale dell’Hotel Four Seasons (via Gesù 6/8), dalle 15.30 alle 20.30.



Che cos'è SuperWhites®? È un progetto nato dall’impegno comune di Slow Food e numerosi produttori friulani di vini di alta qualità per promuovere nel mondo l’immagine dei vini locali, testimoni di un territorio straordinariamente vocato alla produzione enologica di eccellenza. Le cantine - selezionate da Slow Food - proporranno il meglio del loro repertorio "bianchista": un'occasione unica per confrontare le caratteristiche di oltre un centinaio di vini bianchi di circa 40 aziende.

In abbinamento ai SuperWhites il pubblico potrà assaggiare alcuni prodotti dell’eccellenza gastronomica della regione: prosciutto del Consorzio di San Daniele, salame del Collio friulano e prosciutto Praga con osso di Morgante, e il formaggio Montasio.

Ecco la lunga lista delle aziende partecipanti: Borgo Conventi, Borgo San Daniele, Bortolusso, Ca' Tullio, Casa Zuliani, Castello di Buttrio, Castello di Spessa, Collavini, Conte Brandolini d'Adda di Lenardo, Felluga Livio, Felluga Marco, Forchir, Gradis'ciutta, Kante, Keber Edi, La Tunella, Lis Neris, Livon, Muzic, Petrucco, Polencic Isidoro, Princic Doro, Rodaro Paolo, Ronchi di Manzano, Ronco dei Tassi, Ronco del Gelso, Russiz Superiore, Schiopetto, Sirch, Tenuta di Angoris, Tenuta Pinni, Tenuta Villanova, Toros Franco, Torre Rosazza, Venica, Vie di Romans, Villa Russiz, Zidarich, Zuani.

Dalle 15.30 alle 17.30 l'ingresso è riservato a operatori e giornalisti (richiedendo accredito a info@slowfoodfvg.it).
Dalle 17.30 alle 20.30, può accedere il pubblico degli appassionati che sarà invitato a sostenere le iniziative di Terra Madre (€ 5 per i soci Slow Food – € 10 per i non soci).

Informazioni:
Slow Food FVG
Tel/fax 0432/523523

giovedì 6 maggio 2010

Le r(æ)gioni del Bianco... con L'AcquaBuona!

Non potrò raccogliere l'invito di Paolo ma se siete lì in zona, fossi in voi io una capatina ce la farei.

Soave e Vernaccia di San Gimignano si incontrano in Versilia. Saranno questi due grandi vitigni a bacca bianca i protagonisti dell'evento organizzato da L'AcquaBuona per domenica 9 e lunedì 10 maggio prossimi a Lido di Camaiore (Hotel Dune).


Sotto, l'elenco dei produttori partecipanti.

Da San Gimignano
Barzaghi Mattia, Cappella Sant’Andrea, Casa alle Vacche, Cesani Vincenzo, Fattoria di Pietrafitta, Fattoria Poggio Alloro, Fontaleoni, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, La Lastra, Panizzi, Podere La Castellaccia, Rubicini, San Quirico, Signano, Tenuta Le Calcinaie, Tenute Guicciardini Strozzi, Tenute Niccolai - Palagetto, Teruzzi & Puthod

Da Soave
Balestri Valda, Cà Rugate, Cantina del Castello, Cantina di Monteforte, Cantina di Soave, Corte Adami, Corte Moschina, Sandro De Bruno, El Vegro, Fattori, Gini, I Stefanini, Le Albare, Marcato, Monte Tondo, Prà, Roncolato Antonio, Tenuta Sant’Antonio, Vicentini

Ingresso € 15 (€ 10 per soci AIS, Fisar, ONAV, Slow Food e per gli iscritti de L’AcquaBuona).

Segnalo, in particolare, la cena in compagnia dei vignaioli che si terrà domenica 9 maggio (ore 21), durante la quale sarà possibile degustare un'ampia selezione dei vini protagonisti delle sessioni pomeridiane (costo € 40 - prenotazioni al nr. 335/6814021).

Tutto quello che c'è ancora da sapere lo trovi qui.

Informazioni e prenotazioni:
cell. 335/6814021

mercoledì 5 maggio 2010

All'ombra della Madonnina

Si svolgerà sabato 8 e domenica 9 maggio prossimi presso Cascina Corte San Giacomo in Milano(associazione Nocetum, via san Dionigi 77) la V edizione di "All'ombra della Madonnina", manifestazione volta a promuovere la conoscenza e la commercializzazione di prodotti agroalimentari di qualità, con particolare attenzione al mondo dei formaggi di capra.

Sotto, la locandina della manifestazione con il ricco programma.


Informazioni e prenotazioni:
cell. 333/6614920

martedì 4 maggio 2010

"Caduta libera" di 'Sterpi' dei Vigneti Walter Massa

Se non avessi saputo chi era avrei potuto tranquillamente scambiarlo per un volto nuovo di Zelig. E non venite a parlarmi di effetti del vino… E va bene che, parole sue, «io il vino non lo sputo e mi sono pure portato l’autista»… ma la serata, vi assicuro, non era ancora cominciata.


Oltre che talentuoso intrattenitore di spirito e valido «dipendente del Ministero della Cultura e giardiniere del Ministero del Turismo, perché senza vigne il turismo in Italia andrebbe a picco» Walter Massa è un grande comunicatore. Dei suoi vini. E prima ancora del territorio, di quei Colli Tortonesi che grazie soprattutto al «signor timorasso» hanno conosciuto una vera e propria rinascita, testimoniata anche dall’aumento della superficie vitata, passata dai 3 ettari del 2000 (nda, di cui 1 ettaro e mezzo suo, in quel di Monleale) agli oltre 50 di oggi.

Lui nel timorasso ci crede e chi ha creduto, recuperandolo quando i più lo spiantavano perché poco produttivo e complicato da curare in vigna. Tant’è che oggi lo propone in 3 versioni: un vino del territorio (il “Derthona”) e due crus, il celebrato “Costa del Vento” e lo “Sterpi”. Tutti e tre in uscita dopo 13 mesi di pit-stop in cantina, con lo stesso procedimento di vinificazione messo a punto nel 1995 dopo anni di sperimentazioni, insieme con Andrea Mutti (altro produttore storico della zona), che mira a privilegiare i profumi di evoluzione. «L’effetto “Parietti” – dice Walter – non va mica bene».


Proprio lo "Sterpi", così chiamato dal nome della vigna dove un tempo c’erano solo “sterpaglie”, è stato il protagonista assoluto della verticale, o per dirla alla maniera di Walter, della «caduta libera» del 17 marzo scorsa organizzata dal Club Gavi Amici del Vino di Settimo Milanese. Un’occasione storica, di quelle toste. E non solo perché in degustazione c’erano tutte le annate prodotte, dalla prima (l’esordio del 2004) all’ultima in commercio (il 2007). Ma anche perché la metà delle bottiglie del millesimo 2007 in degustazione presentavano un tappo sintetico «supercostoso e supertecnologico» ( il Guala Seal Élite prodotto dalla Guala Seals di Alessandria), già utilizzato per l’intera produzione di “Derthona” 2008, invece che quello tradizionale di sughero.

Ecco gli assaggi:

"Derthona" 2008
Chi pensava di avere nel calice una semplice comparsa si sbagliava di grosso. Ha stoffa, soprattutto al naso. È un piacere berlo di lì a quasi due ore e accorgersi dell’evoluzione dei suoi profumi: le note di agrumi e di fiori si fanno via via più sfumate e lasciano la scena ai toni erbacei e minerali che domineranno poi anche il lungo finale di bocca. Sorso secco, di chiara impronta salina, potente, almeno quanto lo è stata l’annata in vigna (dove si è diradato meno del solito). Darà grandi soddisfazioni, ne riparleremo tra qualche anno…
Il tappo è sintetico. Occhio alla contro-etichetta: “1700 il contenitore si è evoluto dalla terracotta al vetro, 2000 il tappo evolve dal rischio naturale a naturale certezza”.


"Sterpi" 2007
I riflessi del giallo paglierino sono più accesi; e pure i profumi iniziali. La calda annata in vigna si traduce in sensazioni di frutta più incisive e succose, arricchite da quei sentori idrocarburici e, direi, resinosi che sono nel dna del vitigno. Al palato è più che caldo (15.2%), sempre contraddistinto da un ingresso morbido, quasi burroso. La beva ricalca puntualmente la trama olfattiva con la frutta matura sempre in primo piano, ben definita, e sullo sfondo le “solite” tonalità erbacee e minerali.
Circa 500 bottiglie di questo millesimo hanno lo stesso tappo sintetico utilizzato per il “Derthona”.

"Sterpi" 2006
Si rivelerà il più “snello” tra i vini degustati. E pure quello con il colore più brillante. Il clima fresco dell’annata ha richiesto una macerazione sulle bucce leggermente più lunga. Le sensazioni idrocarburiche ed erbacee prevalgono sulle note fruttate che sono più soffuse, sì, ma non meno affascinanti. Al palato è meno morbido del precedente millesimo, complice il grado alcolico inferiore – e non di poco (14.1%) – persino rispetto al “Derthona" 2008. Di contro, il sorso è più salino e minerale, più teso, comunque fedele all’impronta olfattiva, anche nella persistenza finale.

"Sterpi" 2005
Il colore è poco meno intenso e pure meno brillante. L’impatto olfattivo è potente e ti travolge: pera, cherosene a go go, note erbacee e minerali. In bocca è caldo, sinuoso e ancor più salino, evoca ricordi di erbe e di frutta matura. Più deciso l’accento erbaceo, con una bella nota di mentuccia in primo piano che si fonde in bocca con una traccia quasi dolciastra di frutta e con i sentori di miele e di idrocarburi che ravvivano la beva e gli conferiscono un carattere più brioso.

"Sterpi" 2004
Dopo la parentesi del 2005, il colore rinviene su tonalità più intense. Le note di frutta sono avvolte da profumi idrocarburici, minerali ed erbacei in crescendo con l’ossigenazione. Oltre ad essere il più vigoroso al naso è anche il più costante per intensità dei profumi. La persistenza finale è da moviola, il sorso è denso, grintoso e scattante, poco meno caldo del 2007 e del 2005, sempre in tensione grazie a una mineralità spiccata che diluisce il frutto in un quadro di grande naturalezza espressiva.

"Costa del Vento" 2003
È il cru più famoso di Walter, quello con cui ha fatto conoscere urbi et orbi il timorasso. Il primo naso è più misurato, un po’ chiuso. Ma è forse proprio questo il marchio a fuoco del terroir di provenienza, la splendida vigna su suoli argilloso-calcarei di cui fa suo il nome. Quasi apatico all’inizio, impenetrabile. Lo aspetti finché comincia ad esprimersi con calde nuances di cera d’api, di cedro candito e di erbe aromatiche introducono il sorso che è grintoso, pieno, grasso. Di innata eleganza nonostante le difficoltà di un’annata – la 2003 – particolarmente calda.

Percorso degustativo tra storia e tradizione territoriale all'Antica Osteria Frangiosa di Ponte (BN)

Ecco un'altra interessante serata organizzata dall'Antica Osteria Frangiosa di Ponte (BN) e dalla delegazione FISAR di Benevento: una cena-degustativa con i vini della Fattoria la Rivolta di Torrecuso in abbinamento ai piatti della tradizione territoriale.

Bella, davvero bella la foto scelta per la locandina dell'evento che si terrà il 7 maggio prossimo, alle 20.30.


Io un salto ce lo farei, ma non posso, sarò a Milano!
Voi che potete...

domenica 2 maggio 2010

"Qui si ricicla il sughero": dai una mano al futuro.

Il sughero (dal latino suber, affine al greco syphar, lett. pelle rugosa) è il prezioso tessuto sotto-corteccia degli alberi da sempre utilizzato - in considerazione delle sue ottime proprietà isolanti - per la tappatura di vini pregiati.

Negli ultimi anni ha perso la leadership incontrastata in favore di tappi ricavati da altri materiali (tappi a vite, in plastica, in ceramica...) che consentirebbero - tra la altre cose - di evitare il fastidioso "sentore di tappo", conseguenza di un fungo che colpisce il sughero e che ha una certa resistenza ai particolari trattamenti di sterilizzazione oggi utilizzati.


Ma può anche essere utilizzato in altri settori. L'associazione di volontariato "A Braccia Aperte" raccoglie i tappi in sughero utilizzati per riciclarli e re-impiegarli poi nella produzione di pannelli isolanti in bio-edilizia (leggi qui ulteriori dettagli).

Un nuovo punto di raccolta è stato istituito presso la Bottega dell'Arte del Vino di Milano (via G. Fara nr. 25). Voi che, come me, amate il buon vino siete avvisati...