mercoledì 30 giugno 2010

Yuhu: cominciano i saldi (del vino, naturalmente...)

Anche quest'anno, l'Enoteca Vintage propone per tutto il mese di luglio i saldi (del vino), con etichette scontate dal 10% al 30%.


Non mancherà, come lo scorso anno, la possibilità di provare alcuni dei vini "in offerta". Il patron Giuseppe Sonzogni ha, infatti, previsto due splendide degustazioni:

- sabato 10 luglio,  dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 20: per alcuni vini del  Nord e Centro-Italia;
- sabato 17 luglio, stessi orari, alcune etichette del Sud e della Francia.

Nella foto sopra, tutti i vini "in saldo" (disponibili fino ad esaurimento scorte).

Enoteca Vintage
Cesano Maderno (MB), via Milano nr. 26
te. 0362/528485
cell. 333/1041211
http://www.enotecavintage.it/

martedì 29 giugno 2010

"Nord a Sud" sul blog L'Arcante

Angelo Di Costanzo è sommelier presso il ristorante "L'Olivo" del prestigioso Capri Palace Hotel&Spa in Anacapri, già Primo Sommelier della Campania 2008. Con Lilly Avallone cura il blog L'Arcante - Diario enogastronomico di un sommelier, on line dal 2009.


L'idea di Angelo di uno spazio di crescita, confronto e condivisione - "Mani giunte raccontano" - mi ha subito entusiasmato: è per questo che mi piace poter contribuire con un piccolo spazio sulle pagine del suo blog.

Di che si tratta? "Nord a Sud": uno del Sud (moi) che è costretto a vivere al Nord e che prova a parlare di Nord al Sud. Anche se, in effetti, ci sarebbe tanto bisogno di Sud al Nord...

Oggi si parla di Liguria (vai all'articolo)...

lunedì 28 giugno 2010

La ricetta di Alessio D'Alberto per "Esploratori del Gusto"

Ricordate "Esploratori del Gusto", il concorso eno-gastronomico organizzato dalla casa vinicola Santa Margherita? E ricordate la ricetta che aveva creato Alessio D'Alberto?

Bene, "la Sandra con la barba e lo zafferano" (qui) è rientrata tra le cento ricette più votate tra cui la commissione del concorso sceglierà le dieci più interessanti che saranno ammesse alla fase finale del concorso. 

Clicca qui per vedere il ranking delle ricette: quella di Alessio è la 16esima.

domenica 27 giugno 2010

Domenica fuori porta: "Millebolle sul ponte coperto" e "Il giorno dell'Arneis" (e dei riesling del Palatinato...)

Due soffiate per chi non è andato al mare e vuole trascorrere la domenica lontano dalla città.


La prima è "Millebolle sul Ponte coperto" che si svolge oggi 27 giugno a Pavia, dalle 18 alle 24, sul ponte simbolo dell'antica città viscontea. La manifestazione, organizzata dal Consorzio Tutela vini Oltrepò pavese, prevede la degustazione di ben 150 etichette italiane di pinot noir. Sotto il ponte, l'Associazione Panificatori, il Consorzio del Salame di Varzi Dop, la Confraternita della Raspadura e l'Associazione Ristoratori di Pavia proporranno speciali menù accompagnati dal Cruasé.
Costo € 5 (comprensivo di bicchiere e tasca porta bicchiere).
Maggiori informazioni visitando il sito http://www.vinoltrepo.it/



La seconda è, invece, "Il giorno dell'Arneis" che si celebra sempre oggi a Castellinaldo, in provincia di Cuneo, dove saranno in degustazione le etichette di uno tra i più importanti bianchi piemontesi. La Banca del Vino e l'Associazione Culturale Castrum Aynaldi propongono, inoltre, due interessanti laboratori presso il castello: alle 16 "Caro Vecchio Arneis" e alle 18 " I riesling del Palatinato".
Costo € 10 (gratuito per i soci Banca del Vino).
Maggiori informazioni qui.




[Entrambe le foto sono tratte da internet]

venerdì 25 giugno 2010

Grignolino d'Asti 2009, Luigi Spertino

Il vino che infiamma, per come la penso io, ha un preciso identikit: è quello che non t'aspetti e che ricordi anche a distanza di tempo, che ti stupisce per il più banale dei motivi: probabilmente perchè non l'avresti mai cercato. Come è capitato a me stavolta, più o meno, nel mare magnum di Vinitaly.

Il primo ringraziamento va, dunque, a Paolo Carlo di Cascina I Carpini: non fosse stato per lui questa bottiglia non sarebbe qui, su queste paginette. Il secondo a Dan Lerner: la foto è opera sua.

Dicevo, la foto. Non l'ho scattata io e perciò non badate al numero della bottiglia, che nel mio caso era la 6360 delle 16800 complessive. Fissate piuttosto con attenzione il colore di questo grignolino d'asti ché quello -  vi assicuro - era esattamente come lo vedete. Il colore... la prima cosa che si guarda in un vino, il primo step della pallosissima scheda degustativa, un po' il biglietto da visita di una bottiglia (a volte, non sempre). Bello, bello assai. Trasparente e lucente, d'un rosso che ha più o meno le stesse tonalità di quello utilizzato in etichetta.


Okkei, costicchia: nove euro oltre l'iva se lo acquisti in cantina. E scotticchia, pure. Primo motivo per cui è bene togliersi dalla testa che questo sia un vino "comparsa". I tredici gradi sono roba che si fa fatica a credere ancora al falso mito del grignolino leggerino. Macché. La ragione me la spiega proprio Mauro (Luigi è il papà): «le stagioni non sono più quelle di una volta». Va bene, di questa frase se n'è abusato, ma siete ancora convinti che sia soltanto un luogo comune? Lì a Mombercelli, riva sinistra del Tanaro, negli ultimi anni c'è stato un innalzamento delle temperature di uno o due gradi in media, con conseguente anticipo nei tempi della vendemmia.

Intanto, già solo perchè finisce in -ino e non in -aia mi sta simpatico. E poi ha tutto quel che occorre perchè possa stare bene a tavola, con me preferibilmente. Un naso elegantissimo che si esprime con note di rosa e geranio, di arancia rossa appena appena e pepe rosa. E poi in bocca è secco, come piace a me, col tannino presente ma mai invadente, levigato. Più fresco che sapido, in realtà: ha fatto la malolattica in botti di legno scariche, ultrascariche. In più, quattro mesi in vasca d'acciaio e due in bottiglia prima di finire sullo scaffale. Entra in punta di piedi ma poi ti colpisce dritto al cuore con le sue doti migliori: la semplicità, la naturalezza e la franchezza. Da viti vecchie di 25 anni.

giovedì 24 giugno 2010

Champagne (per brindare a un incontro) con le ostriche...

No, tranquilli, non si tratta - per fortuna - dell'ennesima cover del pezzo di Peppino Di Capri (che i nostalgici possono ascoltare qui)...


Parlo della serata a tutto Ostriche&Champagne che organizza Enoteca Ronchi a Milano (via San Vincenzo nr. 12) per il prossimo 30 giugno.

In abbinamento a 5 diversi champagne altrettante ostriche. Si parte alle 20.30.

Costo € 60. Posti limitati.

Clicca qui per prenotare.
Informazioni telefonando al nr. 02/89402627 o scrivendo una mail a info@enotecaronchi.it.



[La foto è tratta dal sito http://www.thedoorstore.ca/]

lunedì 21 giugno 2010

A cena con le bollicine

Da lui ci sono stato soltanto una volta (per adesso...): una cenetta romantica che ricordo ancora (che buona quella parmigiana come entrée - ne avevo già parlato qui).

Mi rendo conto che è un last second ma con un po' di fortuna magari un posticino lo trovate ancora... Per domani 22 giugno, lo Chef Nicola Cavallaro ha preparato un menù particolare da gustare con le bollicine franciacorta dell'azienda Il Mosnel.


Questo il menù con i rispettivi abbinamenti:
* Zuppa di melone bianco, scampi al vapore, ricotta e pepe verde 
Franciacorta Brut Saten Millesimato 2006

* Tagliatelle all'uovo alla carbonara di corallo di capesante, nocciole e polvere di pomodoro
Franciacorta Pas Dosé s.a.

* Cotoletta di calamaro, zuppa di finocchio e chips
Franciacorta Pas Dosé "Parosé" 2005

* Sfogliatina di pesca all'amaretto. Gelato alla ricotta e arancia
Franciacorta Brut EBB 2005

Costo della serata: € 60 per persona.
Per informazioni e prenotazioni, telefonare al nr. 02/89126060

Non male, no?!?



[Le foto sono tratte rispettivamente da http://www.nicolacavallaro.it/ e http://www.appuntidigola.it/]

sabato 19 giugno 2010

Vini di Liguria: VinidAmare

Tanto per rimanere in tema di vini liguri (qui lo Spigau Crociata 2004 di Le Rocche del Gatto), ecco un'interessante degustazione organizzata dalla delegazione AIS di Milano.

Il prossimo 23 giugno (inizio ore 21, Hotel Westin Palace) il vice Presidente Nazionale AIS Antonello Maietta condurrà un incontro dedicato alle zone vitivinicole della Liguria.


In degustazione cinque vini da vitigni tradizionali, rappresentativi della produzione regionale:
Riviera Ligure di Ponente Pigato 2009 - Az. Agr. Bio Vio
Colli di Luni Vermentino "Vigneto Boboli" 2008 - Az. Agr. Giacomelli
Ormeasco di Pornassio 2009 - Cascina Nirasca
Rossese di Dolceacqua "Galeae" 2008 - Az. Agr. Kà Mancinè
Cinque Terre Sciacchetrà 2007 - Az. Agr. Luciano Capellini

Accompagnati da un assaggio di prodotti tipici. Marco Rezzano, delegato AIS di La Spezia, mostrerà in diretta la preparazione del vero "pesto alla genovese" col mortaio.

Costo € 20. Posti disponibili 100.

Prenotazione obbligatoria e impegnativa.
sede AIS Milano - tel. 02.62086249 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 14)
info@aismilano.it

Io ci sono. Mi trovate lì!

giovedì 17 giugno 2010

"Spigau Crociata" Vino da Tavola, Le Rocche del Gatto

Come non amare questo pigato dorato e lucente. Soprattutto ora che ha già qualche annetto sulle spalle.

Il nome parla da solo: Spigau, cioè pigau (pigato in ligure) con la 's' anteposta a mò di negazione; Crociata, suggestivo riferimento alla personale battaglia di Fausto De Andreis, vigneron in quel di Albenga, contro l'omogazione del pigato e il ritorno a una vinificazione di tradizione. 


E pure l'etichetta, che da qualche anno è cambiata, non più bianca ma nera e opaca. Vino da Tavola, come sempre (perciò non c'è l'indicazione dell'annata). Lo è da quando fu bocciato all'esame della DOC per via di una struttura e di una complessità ritenute eccessive, dono di una macerazione lenta e prolungata sulle bucce, che invece erano fortemente volute.

Nel mio caso, il lotto di produzione è 13/2004. Ben sei anni, dunque. Non pochi. Nemmeno troppi a pensarci bene, visto che avrebbe ancora parecchio da dire. Un primo naso tagliente, tutto mineralità, odori resinosi e gommosi. Una mineralità "marina", sempre accesa, anche quando dal fondale cominciano ad emergere i profumi di pesca matura e di erbe aromatiche.

Un sorso teso, con la salinità sempre in primo piano e gli stessi ricordi di resina e miele amaro, lenti a scomparire nel bicchiere ormai vuoto e nella bocca già pronta a un nuovo assaggio. Palpitante, un vino che ti prende e ti porta via. Che puoi prendere, con pochi euro, e portare via. Come ho fatto io.

martedì 15 giugno 2010

L'orchestra degli autoctoni a Cesano Maderno

Al concerto, pardon alla degustazione dello scorso anno ho acquistato alcune bottiglie davvero interessanti. Tra queste il passito di bellone "Ludum" di Marco Carpineti (leggi) e l'erbaluce "Lucino" di Antico Borgo dei Cavalli (leggi). 

Non fosse che sarò di ritorno soltanto quel giorno, certo non sarei mancato alla terza edizione de "L'orchestra degli autoctoni", la degustazione di vini da vitigni tipici dello Stivale che Giuseppe Sonzogni ha organizzato per il prossimo 19 giugno presso la sua Enoteca Vintage (Cesano Maderno, via Milano nr. 26).


Quest'anno saranno ben 50 i vini, in rappresentanza di altrettanti vitigni e di 16 regioni italiane. Giusto per farvi un'idea, ci saranno l'albana, l'aleatico, il bellone, il bombino nero, il cagnulari, il cornalin, il fiano minutolo, il fumin, la malvasia di bosa, il pecorello, il raboso, la spergola, il terrano e la vespolina. (Sul sito l'elenco completo delle etichette).

La degustazione (libera e gratuita) si svolgerà dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 20.

lunedì 14 giugno 2010

Vini rari da piede franco

La sezione ONAV di Milano propone per domani 15 giugno (inizio ore 21 presso la sede di via Termopili nr. 12) un incontro sui "vini rari da piede franco".


In degustazione, il prié blanc della Cave du Vin Blanc, il barolo piè franco di Cappellano, il carignano di Sardus Pater e Cantina Calasetta, il gruaio di Miotti, il tintore di Monte di Grazia e il cortese di Tenuta San Pietro.

Contributo di partecipazione € 30 per i soci e € 40 per i non soci.

Per prenotare, clicca qui.
Maggiori informazioni scrivendo una mail a milano@onav.it



Nella foto - tratta da www.lucianopignataro.it - il Monte di Grazia Rosso (da uve tintore) dell'azienda Monte di Grazia in quel di Tramonti.

venerdì 11 giugno 2010

Madre Goccia 2009, Calabria IGT, Tenuta Iuzzolini

Non male questo uvaggio di greco bianco e chardonnay. Poco calabrese, forse. Anche per via di quella fascinosa borgognona e del passaggio in barrique, breve, che non copre ma esalta. Bianco da opposti: l'internazionale a braccetto con l'autoctono che, se appassito al sole, dona uno tra i nettari più pregiati.


Elegante e delicato nei profumi di mela, albicocca disidratata, erba appena tagliata e mentuccia. Snello e di grande piacevolezza, con una suadente apertura su dolci toni fruttati e un finale così marino, figlio di un terroir - quello di Cirò - bagnato dal mar ionio.

Un sorso estivo, lungo e appagante, di ottima rispondenza gusto-olfattiva. Da "madre goccia", il mosto fiore che si ottiene dopo «la prima volta che si abbassano le travi sopra l'uva», come ben recita l'etichetta.

giovedì 10 giugno 2010

Dal Vinitaly secondo me... Caravaglio e Girolamo Russo

Vinitaly 2010. Lunch time: un panino al volo, di quelli che è #megliochenondicoaltro. Poi, di nuovo assaggi a ruota libera: Ecco il resoconto di una rapida puntatina nel padiglione Sicilia.

Niente male i vini di Caravaglio, piccola azienda a conduzione biologica in quel di Malfa (uno dei tre comuni dell'isola di Salina) e dedita anche alla coltivazione dei pregiati capperi, oggi presidio Slow Food.
Il Salina Rosso 2008 (€ 6) - da uve corinto nero (60%) e nero d'avola (40%) - profuma di frutta rossa e di spezie, di amarena e di rosa canina. In bocca è secco e ricco, i tredici gradi di alcool danno calore ed equilibrio al sorso che già si pregia di un tannino ben calibrato e del giusto corredo di freschezza e mineralità. Più o meno 15mila le bottiglie prodotte.


La Malvasia delle Lipari 2008 (€ 20) ha un affascinante colore oro antico dovuto all'appassimento delle uve sui graticci per circa dieci giorni e alla tradizionale presenza nell'uvaggio del 5% di corinto nero. Il punto di forza sta nella devota aderenza al terroir di provenienza con la salinità che contrasta la beva, altrimenti a forte rischio appiattimento viste le notevoli sensazioni zuccherine. Una bella bevuta, altroché, agile, non banale e di grande eleganza; delicatissimo il naso, bello, giocato su sfumature di albicocca e di miele. Il problema è che le bottiglie sono pochine, 9mila, boccia in più boccia in meno.

Buoni buoni anche gli Etna Rosso di Girolamo Russo. Della piccola azienda di Passopisciaro (versante nord del vulcano), in realtà, mi sono piaciuti l' A' Rina 2007 (€ 14) e - assai - il San Lorenzo 2007 (€ 25); un po' meno, sinceramente, il Feudo 2007 (€ 25).
Il primo - ottenuto in prevalenza da uve di nerello mascalese (più una piccola percentuale di nerello cappuccio) provenienti da viti vecche di sessant'anni sparse per le contrade di Randazzo - deve il nome al termine dialettale con cui da quelle parti ci si riferisce alla sabbia. Frutta rossa, legna arsa e dolci spezie: questo il naso. Caldo e secco, lineare e pulito, invece, in bocca. Ha dalla sua un buon equilibrio e un'ottima rispondenza gusto-olfattiva.


Il San Lorenzo 2007 (nella foto sopra, l'etichetta) - medesimo uvaggio del primo - è invece ottenuto con le uve del vigneto ottantenario nell'omonima contrada del paesotto di Randazzo. Ben diverso l'approccio: un primo naso più ermetico, giocato su toni più austeri di frutta rossa, e una maggiore mineralità, privilegio di un terroir a settecentocinquanta metri di altitudine sul livello del mare. Sorso appagante, terroso, bello caldo, anche stavolta eccezionalmente coerente con le sensazioni olfattive.




[Entrambe le foto sono tratte da internet]

martedì 8 giugno 2010

Il 9 giugno a Milano

Per la serie #ilcaldonondatregua# anche mercoledì 9 giugno sarà una giornata di quelle toste. Per gli enofili incalliti, Milano propone due eventi.


Il primo è una degustazione degli affascinanti chardonnay di Borgogna che si terrà all'Enoteca Ronchi (via San Vincenzo nr. 12). Inizio fissato per le ore 20.30. Il costo è di € 50 (sempre che vi siano ancora posti disponibili). Un interessante percorso sensoriale alla scoperta di un vitigno che da Chablis a Porta d’Oro della Borgogna, dalla Cote de Beaune fino alle morbide colline del Maconnais dona alcuni tra i bianchi più famosi e longevi del mondo.


Il secondo è, invece, un incontro proposto dalla delegazione ONAV di Milano, con inizio alle 21: "Grandi vini fanno beneficenza". Una serata di degustazione il cui ricavato servirà per contribuire al progetto di formazione e avvio al lavoro della "Escola Professionalizzante Esperança" in Brasile. Molto molto interessante il cartello dei vini in degustazione: Barolo Monfalletto 1980, 1981 e 1987; Barolo Marchesi del Barolo 1964; Barolo Borgogno riserva 1967, Valtellina Vigna Fracia Nino Negri 1961, Barbaresco B. Giacosa 1967, Rosso Dell’Umbria Lungarotti 1990, Barbacarlo Lino Maga 1971 e Gattinara Salvatore 1968. Il contributo di partecipazione è fissato in € 50. Per prenotazioni, visitare il sito ONAV.




[foto tratte da http://www.enotecaronchi.it/ e http://www.altissimoceto.it/]

domenica 6 giugno 2010

"La Sandra con la barba e lo zafferano": la proposta per il concorso "Esploratori del Gusto"

"Esploratori del Gusto" è il concorso organizzato dalla casa vinicola Santa Margherita (clicca qui per maggiori informazioni) e rivolto a tutti gli appassionati di cucina. Due sezioni: una Eno-Gastronomica e una Eno-Letteraria.

Per partecipare al Premio Eno-Gastronomico bisognava creare una ricetta da proporre in abbinamento con il Pinot Grigio Valdadige Doc. E così, siccome su queste paginette l'esperto è lui, avevo chiesto ad Alessio D'Alberto se gli andava di prepararne una. Ne è nato un piatto che ha come ingrediente principale il "Luccioperca" o "Lucioperca", anche conosciuto come "Sandra" (il nome scientifico è "Sander lucioperca"), un pesce del lago Maggiore. Una ricetta che è, quindi, fortemente legata al territorio in cui Alessio vive, la sponda varesotta del lago.


Ingredienti
250 gr. di "barba dei frati"
600 gr. filetti di Luccioperca
2 gr. di stimmi di zafferano
200 ml di Pinot Grigio Valdadige Doc di Santa Margherita
sale e pepe q.b.
un pizzico di cristalli di sale affumicato
farina 00
burro e olio extravergine d'oliva

Procedimento
Dopo aver sfilettato le "sandre", ricavarne 4 porzioni.
Pulire e sbollentare in acqua leggermente salata la "barba dei frati". Nel frattempo, infarinare e rosolare le "sandre" (dalla parte della polpa) in una padella con burro e olio extravergine d'oliva del Garda, fino ad ottenere una leggera doratura. Girarle, aggiustare di sale e con un pizzico di pepe, sfumare con un infuso di Pinot Grigio Valdadige Doc e zafferano; ridurre la salsa fino a renderla cremosa.
Disporre al centro del piatto un gomitolo di "barba dei frati", adagiarvi delicatamente di lato il trancio di luccioperca e irrorarlo leggermente con la salsa allo zafferano e pinot grigio. Decorare con dei cristalli di sale affumicato.

Et voilà!

Non prendetevela, stavolta il vino lo [s]cegliamo noi! Ah, dimenticavo... Se vi piace, potete votarla qui!

[foto di Alessio D'Alberto]

sabato 5 giugno 2010

Una giornata bollente: l'8 giugno

A parte le temperature che si fanno sempre più hot, l'8 giugno sarà una giornata bollente con 3 eventi molto interessanti, a Milano e provincia che - a meno voi non abbiate il dono dell'ubiquità - potrebbero crearvi non pochi problemi nella scelta di quello a cui partecipare.

Si parte con la verticale di "Gualdo al Tasso", il mini-supertuscan di Tenuta San Guido. All'Enoteca Bottega dell'Arte e del Vino di Milano, dalle 20.30 alle 22.30, Filippo Querzoli condurrà la degustazione delle annate 2003, 2004, 2005 e 2006. Costo € 50 con prenotazione da effettuare telefonando al nr. 02/6697596 oppure scrivendo una mail a bottega@arte-del-vino.it.


Si prosegue, poi, con la serata organizzata dalla delegazione ONAV di Milano (inizio ore 21) dedicata alla "grande Alsazia", condotta da Vito Intini. Costo € 30 (per i soci) e € 40 (per i non soci). Prenotazioni cliccando qui.


Last but not least, la degustazione di 6 vini bianchi monovitigno alla cieca, "Indovina che bianco sono?", organizzata da Giuseppe Sonzogni presso la sua Enoteca Vintage, con inizio alle ore 21. Costo € 10, posti limitati. Per prenotarsi, telefonare al nr. 0362/528485 oppure al 333/1041211.

venerdì 4 giugno 2010

Dal Vinitaly secondo me... Terre Contese, Santa Margherita e Simposio dei Lambruschi

Comincio dai numeri. Quello del 2010 è stato il mio secondo Vinitaly, il primo da quando c'è [S]tralci di vite, dopo l'assenza forzata dello scorso anno.

Ho deciso in extremis (come al solito...), con tutti i problemi del caso quanto ad organizzazione. In fin dei conti mi è andata pure di lusso: ho beccato un bel bed & breakfast in zona stadio, a due passi dalla fiera e ad un prezzo più che ragionevole se si pensa che trovare una camera a Verona nella settimana della fiera, per di più agli sgoccioli, costa più o meno come un biglietto per la finale di Champions (esagero...).

Benché fossi fortemente tentato di dirottarmi verso altri lidi (leggi VinNatur e VinoVinoVino) alla fine ho scelto Vinitaly che, nonostante tutto, rimane l'evento da non perdere, che tu sia operatore, giornalista o semplice appassionato, anche per la sorprendente capacità di regalare assaggi autentici.

E' andata bene! Meglio, non fosse stato per le capricciose condizioni metereologiche all'esterno e all'interno dei padiglioni nei miei due giorni di fiera, domenica e lunedì (caldo, freddo, freddo e poi ancora caldo) che mi sono valse il ritorno a casa con una bella tosse e senza voce. E senza forze, naturalmente... Non credo riuscirei mai a reggere più di due giorni a Vinitaly: la fiera ti logora, faresti mille cose, proveresti di tutto, ma il tempo è tiranno.


Sono partito di buon mattino, domenica, con Giuseppe di Enoteca Vintage e sua sorella Valeria. Un paio d'ore di auto, una sosta in autogrill per fare colazione, giusto il tempo di assistere alla petit déjeuner di un anziano transalpino, cappuccino e panino con la mortazza (de gustibus!). Poi in fiera: poche bevute ma buone, tanti incontri.

Vado con ordine. Premesso che mi ero auto-imposto di stare alla larga dal padiglione Campania onde evitare di trascorrere lì buona parte del mio tempo, ho fatto un salto nella Campania Vigna Felix (nella foto, tratta da internet) non appena arrivato, solo per fare qualche saluto.

Alle 11 in punto, puntuale, ero già davanti allo stand di Bele Casel per il momento-degu programmato con le Twit-Cantine, dove ho finalmente conosciuto di persona Paolo Carlo Ghislandi di Cascina I Carpini ed ho incontrato Emiliano Pellegrino di Terre Contese (nella foto di Paolo Carlo, insieme a me) oltre che Sara Artusa, uno delle amicizie virtuali nate e cresciute su Vinix, il social-network di Filippo Ronco a cui sono iscritto da un annetto.


A parte i vini di Cascina I Carpini (continuo a stimare - su tutti - il "Rugiada del Mattino", di cui parlerò presto, spero, oltre che il "Bruma d'Autunno", di cui ho già parlato qui), ho provato i vini di Terre Contese, giovanissima realtà in quel di Terra del Sole, provincia di Forlì. Mi piace molto il nome dell'azienda, chiaro riferimento al perenne contendersi di quelle terre al confine tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana di un tempo. Mi piace molto pure il logo, tre linee orizzontali e altrettante linee verticali a comporre una "T" che rappresenta il numero dei soci e, soprattutto, l'innovazione della scelta di un sistema d'allevamento - quello a "cavalcapoggio" - in controtendenza rispetto al "ritocchino" assai utilizzato nella zona. Mi piace anche che siano soltanto due le etichette prodotte. Un po' meno, sinceramente, che il prodotto "apripista " (a livello di impatto sul mercato) sia un uvaggio di alicante al 40% e di merlot e syrah (30% ognuno), il "Dogana 21" 2008, nervoso e un po' pungente al naso in apertura, con le note di frutta rossa ad affannarsi nel tentare di spuntarla sui decisi profumi erbacei e speziati, coerente al palato ma ancora ruvidino. Molto meglio il "Terre Contese" Sangiovese di Romagna Superiore 2008 che, a dispetto del medesimo grado alcolico (13.5%), mostra una maggiore potenza e si concede con ancor più eleganza, con un bel frutto e una piacevole speziatura perfettamente fuse, costante nel riproporsi al naso, lungo e rispondente in bocca.

Non ho potuto percorrere tutto l'itinerario di TweetYourWines@Vinitaly2010, la bella iniziativa delle cantine attive sul social-coso, alias Twitter (sia chiaro, l'espressione - bella, molto bella - non è mia...) ho fatto solo un salto a Santa Margherita, azienda che per la 44esima edizione del Vinitaly, ha pensato di regalare un accredito a 30 fortunati bloggers (tra cui me...). Non ho conosciuto di persona, purtroppo, Alberto Ugolini (a lui e all'azienda dovevo un ringraziamento) ma ho approfittato per bere il Pinot Grigio "Impronta del Fondatore" 2009, un bianco di ottima piacevolezza, snello e diretto sia al naso che in bocca, uno di quei vinini disarmanti nella loro immediatezza.

Ho poi seguito con molto interesse la presentazione del Simposio dei Lambruschi, neonata associazione di 8 produttori di lambrusco del modenese, dove ho rivisto Gian Matteo Vandelli di Cà Berti (che avevo già incrociato nello scorso febbraio a Levizzano Rangone per "Terre di Vite") e ho conosciuto de visu Gianpaolo di Podere il Saliceto, attivo anche lui su Vinix. Con successiva, interessantissima degustazione di cui vi darò conto a breve.

giovedì 3 giugno 2010

BereBergamo

Sabato 5, domenica 6 e lunedì 7 giugno torna Berebergamo, l’appuntamento organizzato dal Consorzio Tutela Valcalepio che quest’anno si terrà presso il Teatro Donizetti.


Le aziende aderenti al Consorzio presenteranno - dalle 15 alle 20 (sabato e lunedì), dalle 10 alle 20(domenica) - tre vini ognuna in sessioni di degustazione a cura della delegazione AIS di Bergamo che si svolgeranno nel foyer del teatro.

Una buona occasione per scoprire o riscoprire gli ottimi vini della Valcalepio.

Per l'ingresso è sufficiente stampare l’invito sopra.

Terroir Vino a Genova: vino, persone, web

Vino, persone, web: saranno questi i protagonisti di Terroir Vino, l'evento organizzato da Tigullio Vino che si svolgerà il prossimo lunedì 7 giugno presso i Magazzini del Cotone di Genova, all’interno della zona congressuale del Porto Antico.


Le numerose aziende presenti - selezionate dalle commissioni degustatrici di TigullioVino.it - presenteranno al pubblico degli appassionati, della stampa, dei bloggers e degli operatori il meglio della loro produzione. Molti di essi, per il primo anno, praticheranno anche la vendita diretta a prezzo sorgente (consulta l'elenco degli espositori e dei prezzi praticati).

L'evento sarà preceduto dalla 2^ edizione di Vinix Unplugged Unconference, l'un-conference sui temi del vino, del cibo e dell'interazione online, che si svolgerà domenica 6 giugno a Villa Spinola: un momento di scambio, in un clima di assolita informalità, tra persone del vino (leggi qui l'elenco degli interventi programmati), cui seguirà la cena - su prenotazione - (leggi il menù).


Durante la cena a chiusura di VUU, si terrà anche la prima edizione di Garage Wines Contest!, il primo concorso nazionale per vignaioli dilettanti a cui hanno partecipato ben 20 produttori artigianali, provenienti da diverse regioni italiane, tra i quali la commissione di TigullioVino ha selezionato una decina di finalisti.

Altra novità della 6^ edizione di Terroir Vino - e questa è cosa assai interessante - è il Baratto Wine Day (BWD). Durante tutta la durata della manifestazione - all’interno di un’apposita area controllata - sarà possibile scambiare liberamente, senza denaro, bottiglie di vino portate direttamente da casa o acquistate direttamente dai produttori presenti. Ininfluente il valore monetario del bene scambiato: una bottiglia varrà una bottiglia, indipendentemente dalla tipologia, dall'annata, dalla denominazione e dal prestigio reale o percepito.


Io rispondo presente, ma solo a Terroir Vino, dove ci Ah, Senza dimenticare che ci sarà anche l'atto conclusivo della Twit-Asta!

Ci vediamo lì.