giovedì 28 ottobre 2010

#dogliani2.0: dolcetto e sogni... ma anche alcuni bianchi

Dell'intensa tre-giorni di #dogliani 2.0 ho già detto qualcosina di là, sul sito di Luciano Pignataro. Ma il discorso è ancora lungo, ché gli assaggi fatti sono stati molti e di un certo interesse.

Sembrerà strano parlare di bianchi quando i riflettori erano tutti puntati sul dolcetto. D'altronde, come non ricordare il Cinerino di Marziano Abbona o il Coste di Riavolo di San Fereolo!? O come non dare spazio a questi altri due Langhe Bianco che ho assaggiato - non appena giunto a Dogliani - all'aperitivo di benvenuto al "Caffè della Riviera" di piazza Umberto, a due passi dall'imponente chiesa dei Santi Quirico e Paolo.


Il "Vigna dei Garisin" 2009 dell'azienda agricola Francesco Boschis è un sauvignon blanc in purezza ottenuto dall'omonimo vigneto impiantato nel 1997: terreni prevalentemente calcarei, quasi 500 metri d'altitudine ed esposizione sud-ovest. Tutto fuorché leggerino; anzi, un vino di struttura che pecca proprio per l'eccessiva alcolicità. Sia chiaro, eccessiva rispetto al resto. Il pezzo forte è il naso: modi eleganti, con intriganti sfumature di frutta tropicale e di vegetale. In bocca avrebbe anche la giusta acidità e pure una certa persistenza finale; peccato per il leggero retrogusto amarognolo e, appunto, per i 14 gradi e passa d'alcool che sono difficili da gestire. Lì per lì ho pensato a come sia possibile avere un bianco di questa gradazione in una zona tutto sommato freddolina. La risposta l'ho trovata solo al termine del tour, ascoltando il buon Mario Boschis: un errore nell'acquisto delle piante "pilota" che, in realtà, avrebbero dovuto essere soltanto una minima parte dell'intero vigneto.


Assolutamente interessante anche il "Vigna Maestro" 2008 di Pecchenino, uvaggio di chardonnay e sauvignon con una leggera prevalenza del primo. Storia curiosa - quella della vigna - così chiamata perché un tempo di proprietà di un maestro. Un bianco mica da ridere anche lui, dotato di corpo e struttura, e pure di tenore alcolico, sui 13 gradi se non ricordo male. L'impatto iniziale non era stato nemmeno dei migliori: colpa della temperatura, che lo comprimeva al naso; quando, però, il bicchiere s'è riscaldato sono venuti fuori profumi molto piacevoli di pera e agrumi. Un bel sorso: il giusto mix tra l'agilità dello chardonnay e l'opulenza del sauvignon, quest'ultimo a regalare un tocco di aromaticità, al naso e pure in bocca.

Fanno legno entrambi. Non conosco i prezzi ma credo che non superino i 10 euro.

mercoledì 27 ottobre 2010

Barolo: moderno o tradizionale? Una serata all'enoteca Ronchi


Quella di stasera 27 ottobre - con inizio alle ore 20.30 - all'Enoteca Ronchi (Milano, via San Vincenzo nr. 12) è un incontro da non perdere assolutamente.

foto tratta da www.enotecaronchi.it
Una degustazione sul Barolo e sulle due anime di questo grande vino - modernità e tradizione - con l'assaggio di 5 bottiglie, tutte dell'annata 2001, per cercare di cogliere la diversità del vino a seconda dell'utilizzo del legno piccolo o di quello grande. 

Posti disponibili: 23. Costo:  60 a persona.

Informazioni e prenotazioni:
tel. 02/89402627 
info@enotecaronchi.it

martedì 26 ottobre 2010

Il futuro dell'Associazione Italiana Sommeliers: le elezioni di domani 27 ottobre

I tempi sono strettissimi perchè ormai è quasi già domani, giorno delle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali dell'Associazione Italiana Sommeliers. Ciò nonostante, ritengo sia giusto parlarne.

Nella mail con cui mi inviava il programma della sua lista con l'indicazione dei nominativi dei candidati (questi ultimi tralasciati da "Noi per Ais" che mi aveva inviato solo il programma), l'attuale Vice Presidente nazionale e candidato Presidente di "Facciamo Squadra" Antonello Maietta diceva di aver già dato la disponibilità a un confronto con il candidato Presidente di "Noi per Ais" che, però, non sarebbe mai stato indicato.

La questione ha un certo rilievo nella misura in cui la persona che dall'esterno parrebbe essere il leader della lista "Noi per Ais", e cioè quel Marco Aldegheri con cui anche io avevo comunicato in posta elettronica, non potrà mai - nel caso - rivestire tale importante carica sociale, non essendo lui un sommelier professionista. L'art. 6 dello Statuto, infatti, prevede che "la Giunta Esecutiva Nazionale è costituita da 9 componenti", tra i quali il "Presidente, che assume anche la Presidenza dell'AIS, scelto tra i sommeliers professionisti, rieleggibile consecutivamente per una sola volta".

Sarebbe, perciò, utile - credo - conoscere anche il nominativo del Candidato Presidente dell'altro schieramento nell'ottica di dare a entrambi, se queste paginette e sempre che lo riterranno opportuno, lo stesso spazio prima delle elezioni.

domenica 24 ottobre 2010

Il futuro dell'Associazione Italiana Sommeliers: le elezioni del 27 ottobre - aggiornamento

Ricevo da Antonello Maietta, Vice Presidente nazionale uscente, e pubblico ben volentieri - per completezza d'informazione - la lettera aperta ai soci con tanto di programma e indicazione dei nominativi dei candidati.

sabato 23 ottobre 2010

Il futuro dell'Associazione Italiana Sommeliers: le elezioni del 27 ottobre

Ebbene sì. Anche io sono un sommelier dell'AIS e sarò chiamato a votare il prossimo 27 ottobre per il rinnovo del Consiglio Nazionale e del Collegio dei Revisori dei Conti.

Detto che nel seggio di Milano la votazione sarà allietata da un banco d'assaggio che si preannuncia interessante sul Barolo di Serralunga d'Alba (leggi qui), si fronteggeranno due schieramenti: il primo capeggiato da Antonello Maietta, Vice Presidente Nazionale uscente (che tra l'altro è stato il mio commissario all'esame orale) e il secondo, invece, guidato da Marco Aldegheri della delegazione regionale veneta.

Se ho deciso di parlarne su queste paginette è stato soprattutto perchè ho molto apprezzato la mial inviatami da Marco Aldegheri (che non conosco personalmente) su invito di un'amica in comune in cui veniva esposto il programma della sua lista e, allo stesso tempo, anche quello dell'altro schieramento.

Qui il programma della lista "Facciamo Squadra" di Antonello Maietta

Qui il programma di "Noi_per_Ais" di Marco Aldegheri


Per chi voterò io?!?
Bè, lo sapete... il voto è libero e segreto! ;-)

martedì 19 ottobre 2010

Twitter, #tutor e... #fianofordummies

Il mondo di twitter è sempre in fermento ed è popolato di gente dinamica, piena di idee e - soprattutto - interessante e simpatica. Anche dal vivo.

Prendete, per esempio, la trovata geniale di Vittorio Rusinà aka @tirebouchon: trovare un #tutor per ogni vitigno così da stimolare la conoscenza e rafforzare al tempo stesso la comunicazione dei vini ottenuti dalle uve del nostro amato Stivale e di tutto il mondo.
Tutor è di origine latina, significa colui che difende, che sostiene… In questo caso specifico su Twitter: un vitigno, un vino, un terroir. Una persona reale a cui tutti possono rivolgersi per avere consigli, indicazioni… ma anche qualcuno che studia e approfondisce per poi condividere con gli amici di Twitter. Non necessariamente un esperto ma certamente un appassionato, un #tutor.
Un vino, un terroir possono avere più tutor e così una persona può essere tutor di diversi vini e terroir.
Vini, vitigni, terroir di tutto il mondo. #tutor di tutto il mondo.
Come hashtag su Twitter io consiglio #tutor o #nomevitigno+tutor.
La risposta del mondo del web non si è fatta attendere ed è stata assolutamente positiva tanto da portare in breve a un primo elenco (potete leggerlo qui) di appassionati, bloggers e operatori che si sono proposti come #tutors dell'uno o dell'altro vitigno.


E così, mentre a Torino sta per iniziare il Salone del Gusto, Massimo D'Alma aka @massimodalma ed io (@stralcidivite) - che poi saremmo due tra i #tutors del fiano - abbiamo pensato di tentare insieme, per gioco, un primo approccio. Tutto ciò grazie all'indispensabile contributo di @tirebouchon e alla grande disponibilità di Stato Liquido aka @statoliquido (che ci ospiterà nel suo shop di via Accademia Albertina nr. 36 a  Torino).

Quando? Il 22 ottobre, alle 20.30. Ci vediamo lì, per chi vuole. Intanto, gustatevi il clip dell'anteprima di #fianofordummies (questo il nome scelto per l'evento). Utilizzando l'hashtag su twitter (#fianofordummies) troverete tutto ciò che vi interessa.

Che poi, a dirla tutta, Stato Liquido sarà uno dei due locali torinesi [l'altro è il Bordò di via Palazzo di Città nr. 19, lì vi aspetteranno la proprietaria Chiara Bordonaro aka @bordonarochiara e l'amica Sandra Salerno aka @toccodizenzero] dove, nei giorni del Salone del Gusto, si svolgerà #wiandfi: ovvero beer/food/wine bloggers meeting points. Maggiori informazioni qui.

lunedì 18 ottobre 2010

Dolce moscato di Pantelleria

Il racconto della puntatina di Alessio D'Alberto sull'isola siciliana famosa per i capperi e per il Passito.

Recentemente sono stato sull'isola di Pantelleria, qualche giorno di premio dopo una stagione estiva non facile. Bellissima. Ma forse la parola è magica. Un impatto fortissimo all'arrivo sceso dall'aereo ha scosso il mio equilibrio. Ero stato consigliato da un gran contadino nonchè vignaiolo quale Walter Massa di andare a conoscere Salvatore Ferrandes, produttore di passito e dei famosi capperi panteschi.

L'isola di Pantelleria
La mia compagna di viaggio ed io abbiamo deciso di visitare l'isola con un mehari di non pochi anni. Dopo aver girato l'isola in lungo e in largo, affamati, verso le quattro del pomeriggio capitiamo a Tracino. Accolti da una gentilissima famiglia di ristoratori che accetta con gioia di rinfocillarci, veniamo a conoscenza che Salvatore, definito da Walter "grandissimo" produttore, abita a pochi centinaia di metri dalla piazza e da quelle vallate dove lo zibibbo si perde a vista d'occhio. Cerchiamo la casa ma lui non c'è così gli lasciamo un biglietto con il nostro numero. Era fine settembre ed è un periodo delicato per i contadini panteschi poichè l'uva sta appassendo sui graticci e il tempo è maligno (piove).

Due giorni dopo ci chiama la moglie e fissiamo un appuntamento. Non stavo più nella pelle. Sarà magico anche questo Salvatore? Si, lo è. Ma soprattutto "pulito". E fa un passito che così non ne ho mai bevuti...

Alessio D'Alberto con Salvatore Ferrandes
Figlio di contadini, sentirlo parlare della sua vita rurale è un piacere anche se dalle sue parole si percepisce una malinconica tristezza per come l'isola si sia trasformata negli ultimi decenni diventando sempre più meta turistica e abbandonando l'agricoltura. «E' difficile per me spiegare che rapporto ho con la mia terra», dice Salvatore, quasi a farci intendere che invece è per noi cittadini la difficoltà nel capire e spiega: «Cinquant'anni fa tutti qui erano contadini, pochi i pescatori, perchè il mare è difficile e spesso pericoloso. Sono cresciuto in un borgo dove tutti ci si conosce e ci si da una mano, anche solo scambiandosi idee sul come coltivare o costruire i terrazzamenti per proteggere le uve dal vento e le altre coltivazioni. Ora tutto questo sta scomparendo» e poi «la mia generazione, figlia del dopoguerra, non ha voluto continuare l'attività paterna ingolosita dalla necessità di bisogni indotti dalla nostra società: io sono uno dei pochi».

Intanto sorseggiavo il suo Passito di Pantelleria doc 2006 (campione ancora di vasca): sublime, pulito, franco. Sembrava di bere un succo di frutta all'uva passa. Poesia per il palato. Mentre Salvatore parlava, sembrava di rivivere la vita dei borghi e dei campi, di quando le olive servivano anche per dare luce oltre che per condire la semplice insalata pantesca.

Il Passito di Pantelleria 2005
Che personaggio. Aveva ragione Walter. Un grandissimo produttore, con soli due ettari di vigneto e con la moglie Domenica che alleva i capperi. Ma torniamo al bicchiere (il terzo...): il colore è ambrato con sfumature d'oro intenso, lucente, brillante. Al naso ecco l'uva passa, i fichi secchi, il mare, la marmellata di albicocche e poi la beva: uva passa, su tutto, con la conferma delle sensazioni olfattive ad accompagnarla, intenso e persistente e con mineralità e acidità degne di un gran gran passito dell'isola.

I vigneti si trovano a Mueggen, una piccola zona particolarmente vocata sotto la Montagna Grande. Purtroppo a causa del grande lavoro non abbiamo potuto visitare nè le vigne nè l'antico dammuso in cui Salvatore vinifica. Un buon motivo - questo - per tornare...

giovedì 14 ottobre 2010

Franco Ziliani presenta il Barbaresco a Milano

Non ho avuto tempo di pubblicarlo prima...

Sarà dedicato al Barbaresco l'incontro organizzato dalla delegazione ONAV di Milano per giovedì 14 ottobre (inizio ore 21).

A condurre la serata presso la sede della delegazione (Milano, via Termopili nr. 12) sarà il giornalista Franco Ziliani che illustrerà il territorio e guiderà la degustazione di alcuni tra i piu interessanti crus del territorio del Barbaresco.

I crus del Barbaresco
Questi i vini scelti dall'esperto giornalista e wine-blogger:
Barbaresco Cortese Rabaja 2007
Barbaresco Castello di Neive Cru’ S.Stefano 2007
Barbaresco Bruno Giacosa Asili 2007
Barbaresco Pio Cesare 2006
Barbaresco Rizzi Boito 2006
Barbaresco La Contea Ripa Sorita 2006
Barbaresco Produttori del Barbaresco 2005
Barbaresco Cascina delle Rose Rio Sordo 2003

Contributo di partecipazione € 25 (per i soci) - € 35 (per i non soci).

Informazioni e prenotazioni:
delegato Vito Intini (cell. 335/5358981)
vice delegato Cinzia Trulli (cell. 334/6782041)

mercoledì 13 ottobre 2010

Un'isola di vino nel quartiere cinese

Milano, via Paolo Sarpi. Te le trovi inaspettatamente sulla destra, arrivando dal Cimitero Monumentale. Sono l'ultima isola - appunto - di un quartiere che è italiano solo nello scheletro e che ormai ha assorbito un certo way of life orientaleggiante.

All'interno delle Cantine Isola con @toccodizenzero e @tartetatin (foto di @cromobox)
Entri e ti sembra di tornare indietro di una ventina d'anni almeno, anche qualcuno in più se pensi che quel posto è lì da una vita. Un'intera parete di vini e prezzi e poesie scritti da un pennarello nero-blu in una calligrafia nervosa, sempre uguale ma irregolare, che si vede bene viene da un unico pugno; una lettera su carta intestata del Domaine Romanée-Conti - sì, capito bene - datata tipo 1989, anno di una verticale  passata alla storia. Un bancone di legno scuro massiccio, pane e olio, pane e acciughe, verdure crude, ricotta salata  e bicchieri di vetro, riempiti di rosso e di bianco, di rosso e di bianco, di bolle - Cosa avete alla mescita?, lei cosa desidera?.

Poche sedioline impagliate, il chiacchiericcio della gente di tutti i tipi e di tutte le età, ospiti di passaggio e habituè che si conoscono per nome - buonasera, cosa posso offrirti?, no no, niente grazie passavo per un saluto, stasera non c'è tuo marito?

Alle sette di sera, d'inverno come d'estate, è tutto un fitto via vai. Dentro e fuori, a ridosso della piccola vetrina tappezzata di foto ingallite di volti noti passati di lì. Puoi bere e mangiucchiare e chiacchierare, puoi anche passare tutto il tempo a perderti in quell'enorme quantità di etichette come in una vecchia biblioteca di volumi rari.

Io alle Cantine Isola
Puoi bere alla mescita. Oppure puoi comprare una bottiglia con gli amici. Come mercoledì scorso, prima di #cinese1, insieme agli amici twitteri in trasferta da Torino. Era un po' che non ci andavo, troppo. Non passerà molto prima che ci tornerò.

Ah, sì. Cantine Isola.



Special thanks to:
- Roberto aka @cromobox per la prima foto: tutte le altre (compreso #cinese1) potete vederle qui;
- le altre due mani che hanno ispirato il post.

lunedì 11 ottobre 2010

Barolo Brunate-Le Coste 1997, Giuseppe Rinaldi

Emozionante.

E potrei anche fermarmi qui se solo non fosse così maledettamente bello ripensare a quel nebiolo e al batticuore del prima-durante-dopo l'assaggio.

Potrei dirvi della complessità dei profumi: la prugna quasi acerba, la buccia della mela rossa e il melograno. Oppure ancora la radice di liquirizia, i fiori secchi, la rosa, la nocciola e la castagna, l'eucalipto e i datteri.
E tante parole potrei spendere per parlarvi del sorso, fatto ad immagine e somiglianza della langa, dei suoi sapori e dei suoi profumi, tremendamente fresco dopo dieci e passa anni e assolutamente integro anche quando riprendi il calice mezzo vuoto più o meno dodici ore dopo. Ricco e succoso, con il frutto giovine e croccante.
Ma ancor prima dovrei forse raccontarvi la beltà dell'incantevole colore più rubino che granato, intenso e lucente, profondo e allo stesso tempo trasparente.

Barolo Brunate - Le Coste 1997, Giuseppe Rinaldi
Basterebbe, invece, ricordarne l'eleganza, composta e mai ostentata, che disarma per naturalezza. Eleganza. Che quasi penseresti di averla utilizzata troppo spesso, quella parolina, e di esserti lasciato sfuggire il senso.

Io e questo barolo di Giuseppe Rinaldi: come essere davanti a una bella donna cui il tempo trascorso ha disegnato qualche ruga sul viso pur non intaccando l'animo ancora ardente e lo sguardo intrepido, sognante per gli anni, i tanti anni che ancora verranno.

domenica 10 ottobre 2010

Vini biologici e dinamici all'Enoteca Ronchi

Una serata dedicata ai vini biologici e biodinamici: questa la degustazione organizzata da Enoteca Ronchi (Milano, via San Vincenzo nr. 12) per mercoledì 13 ottobre con inizio alle 20.30.

Foto tratta da http://www.enotecaronchi.it/
A condurre gli assaggi, Paolo Massone dell'azienda agricola Bellaria. In degustazione: la ribolla gialla di Gravner, "Bacca Bianca" di Tenuta Grillo, il "Bianco" di Massa Vecchia, il montepulciano di Emidio Pepe e il "Bricco Sturnell" di Bellaria.

Posti disponibili: 23. Costo € 40.

Informazioni e prenotazioni: 
tel. 02/89402627

sabato 9 ottobre 2010

Verticale del Fiano di Avellino di Ciro Picariello

Save the date!

Il 12 e il 13 ottobre, doppia verticale del fiano di avellino di Ciro Picariello: 2005, 2006, 2007 e 2008 in un colpo solo. In più, l'assaggio del debuttante greco di tufo millesimo 2009.

Ciro Picariello all'ultimo Vinitaly (foto di Alessio D'Alberto)
Dove? All'Enoteca Vintage di Giuseppe Sonzogni (Cesano Maderno, via Milano nr. 26).

Inutile dirvi che mi trovate là insieme ad alcuni amici!

Informazioni e prenotazioni:
tel. 0362/528485
cell. 333/1041211

venerdì 8 ottobre 2010

Una giornata di degustazioni internazionali

Ogni scusa è buona.

E così, in occasione del Mercatino Europeo che si svolgerà nel centro storico di Cesano Maderno, il buon Giuseppe Sonzogni ha organizzato per domenica 10 ottobre una serie di degustazioni internazionali.

Si parte al mattino con il sauvignon: Colli Orientali del Friuli Sauvignon 2009 dell'azienda agricola Marinig, Sud Tirol Sauvignon 2008 dell'azienda agricola Messnerhof, Collio Sloveno Sauvignon 2008 dell'azienda agricola Kocjancic e il Sancerre blanc 2008 del Domaine de Saint Pierre.

Nel pomeriggio, dalle 15 alle 20, altre due degustazioni.

"La nuova frontiera del dolce" sarà un focus 3 vini dolci europei: Monbazillac 2006 di Chateau Malfourat, Pansa Blanca 2007 di Vines de Taroja e Welch Riesling 1999 di Weingut Rosenhof.

Infine "Vini agli estremi o vini estremi", dedicata a vini rossi provenienti da zone di confine e ottenuti spesso in posizioni geografiche o climi estremi: Cotes de Russilon Grenache noir "EGO" 2007 del Domaine Mas de lavail, Chaors 2006 del Domaine Grangeneuve, Valtellina superiore 2007 "Dirupi" dell'azienda agricola Dirupi e Vallee D'Aoste Cornalin 2008 dell'azienda agricola La Vrille.

Le degustazioni saranno guidate e sarà possibile effettuarle in qualsiasi momento del pomeriggio o della mattinata.

Enoteca Vintage
Cesano Maderno (MB), via Milano nr. 26
tel. 0362/528485
cell. 333/1041211

lunedì 4 ottobre 2010

Gli "Araldi allo Strega"

C'è una famiglia, nella "mia" Benevento, che dal 1860 produce bontà. 

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La donna in verde, Marcello Dudovich
Il liquore Strega, per esempio. Un liquore di erbe dal caratteristico colore giallo conferito dallo zafferano, molto utilizzato specie per la preparazione dei dolci  ma che a me piace bere anche così, da solo. Un simbolo della mia città, la città delle streghe.

E poi c'è tutta una serie di torroni e torroncini, cioccolatini, pure.

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Gli Araldi allo Strega
Gli "Araldi allo Strega": un soffice pan di spagna bagnato con il liquore Strega racchiuso in mezzo a due pezzi di torrone alla mandorla e ricoperto di cioccolato fondente.

La confezione da 300 gr. costa 11 euro e 50. Puoi acquistarla qui, direttamente sul sito internet dell'azienda.

sabato 2 ottobre 2010

Mailand Wein Festival

L'idea è molto carina: una degustazione "particolare" per festeggiare il secondo anno di attività dell'enoteca Vino al Vino (Milano, via Spontini 11) e in concomitanza con l'Oktoberfest bavarese.

Si stappa (foto tratta da http://www.enotecavinoalvino.it/)
Si chiama Mailand Wein Festival e funziona così: oggi 2 ottobre, pagando un biglietto d'ingresso di € 30, avrete la possibilità di degustare tutto ciò che viene aperto durante la giornata. Si comincia alle ore 10.30 e sono previste le seguenti aperture programmate (che non verranno ripetute):
- ore 12: magnum di brut Excellence Gosset;
- ore 13: magnum di Poully Fumè 2005 di La Touliere,
- ore 14: Chassagne-Montrachet 2008 vielles vignes Bruno Colin,
- ore 15: magnum di barbera Mosconi 1997 Bussia Soprana,
- ore 16: magnum di Nerobaronj 2004 Gulfi.

Prima apertura alle 10.30, ultima alle 21. Sarà possibile accompagnare tutti i vini con formaggi, salumi e piatti tipici meneghini.

Informazioni e prenotazioni:
Enoteca Vino al Vino
tel. 02/29414928

venerdì 1 ottobre 2010

La Maison Roederer alla Bottega dell'Arte del Vino

Last-minute! Anzi, last-second!

Serata dedicata allo champagne e ad una delle maison storiche d'oltralpe, questa sera 1 ottobre, all'Enoteca dell'Arte del Vino (Milano, via G.B. Fara nr. 25).

La maison Louis Roderer [foto tratta da http://www.champagneonline.it/]
In degustazione, gli champagnes della maison Louis Roederer: il Brut Premier, il Vintage Rosé, il Carte Blanche e il celeberrimo Cristal.

Costo €35

Informazioni e prenotazioni:
tel. 02/6697596