mercoledì 30 settembre 2009

Montébore: un sopravvissuto

Era già da un po' che intendevo parlarvi del montébore, formaggio piemontese - oggi Presidio Slow Food - prodotto nell'omonima frazione del Comune di Dernice, nella val Borbera, tra le valli del Grue e del Curone, in provincia di Alessandria.
Curioso di sperimentare il tradizionale abbinamento con il timorasso, ho potuto assaggiarlo durante la visita all'agriturismo Vallenostra, l'unico produttore a seguire la tecnica casearia tradizionale, recuperata nel 1999 da Maurizio Fava, del locale Presidìo Slow Food, che aveva rintracciato l'ultima depositaria, Carolina Bracco.

Accolto con grande cortesia da Agata nonostante il netto ritardo (complice anche un percorso non proprio agevole fino a Mongiardino Ligure, quasi più Liguria che Piemonte), la prima cosa che ho notato nei locali del punto vendita è stata una cartolina promozionale che raffigurava il quadro leonardesco della Gioconda con in grembo una forma di montébore. Un accostamento che non è proprio casuale, come ammetto di aver distrattamente pensato... Secondo fonti storiche, infatti, il montébore sarebbe stato l'unico formaggio scelto per il banchetto nuziale di Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, unitisi in matrimonio nel 1489 (il cerimoniere delle nozze era - appunto - Leonardo da Vinci).

Ma c'è dell'altro! Perchè stando al risultato delle ricerche condotte da una studiosa tedesca di storia dell'arte, al secolo Maike Vogt-Luerssen, raccolte nel libro pubblicato nello scorso mese di aprile “Wer Ist Mona Lisa”, la donna ritratta nel quadro - nei secoli identificata prima come Monna Lisa del Giocondo (moglie di un mercante fiorentino), poi come Lisa Gherardini (amante di Giuliano de' Medici) e, quindi, come Bianca Sforza (figlia naturale di Ludovico il Moro) - sarebbe proprio Isabella d'Aragona, la duchessa di Milano.

Una ricostruzione che si fonderebbe su solide prove, tra cui l'analisi delle caratteristiche dell'abito, il cui bordo riporterebbe le decorazioni con lo stemma della famiglia degli Sforza e della casata degli Aragona-Sforza (chiaro riferimento all'unione in matrimonio dei rampolli delle due potenti famiglie); e la forte somiglianza con un altro ritratto d'Isabella d'Aragona che - oltretutto - all'epoca in cui Leonardo realizzò il quadro, avrebbe avuto l'età corrispondente.

Un'ipotesi molto suggestiva che testimonierebbe le origini remote del formaggio, già conosciuto nel XII secolo, che un ricco tortonese donò - in numero di ben cinquanta pezzi - a un alto prelato per perorare la promozione del fratello prete.
La forma a tronco di cono a gradoni è data dalla sovrapposizione di robioli di diametro decrescente ed è ispirata a quella del rudere del castello della frazione di Montébore (non vi sarebbe, perciò, alcun riferimento all'episodio storico del matrimonio di Isabella D'Aragona). Prodotto con latte crudo per il 75% vaccino e per il restante 25% ovino (un tempo il latte era quello delle vacche tortonesi, oggi quasi estinte e Presidio anch'esse di Slow Food), può essere gustato fresco, semi-stagionato, stagionato o da grattugia. Il gusto è forte, caratterizzato da belle note erbacee e da una leggera speziatura, con un piacevole finale amarognolo che sembra rievocare la castagna.
Ah, dimenticavo! Vi segnalo la bella iniziativa dell'Agriturismo Vallenostra: con 100 euro all'anno, si può adottare una pecora da montébore. Maggiori informazioni qui.

lunedì 28 settembre 2009

Morbegno in cantina

Torna "Morbegno in cantina", la bella manifestazione che prevede visite alle vecchie cantine del centro storico di Morbegno e Traona, con la degustazione dei vini di Valtellina e dei prodotti tipici locali (dai formaggi ai salumi, dal pane di segale alla tradizionale bisciola), nei week-end dal 2 al 4 e dal 9 all'11 ottobre.
Come sempre, saranno quattro i percorsi che si snodano tra le oltre 50 cantine, aperte negli scorci più caratteristici della città: Verde, Giallo, Rosso e Azzurro. I pass sono validi per la durata dell’intero weekend prescelto e danno diritto ad una degustazione per cantina; comprendono anche calice e tasca, quest'ultima dello stesso colore dell’itinerario prescelto.
ITINERARI DI MORBEGNO IN CANTINA
Percorso Verde nel Centro Storico di Morbegno con visita a 11 cantine, assaggio di prodotti tipici e degustazione di vini DOC, DOCG e IGT di Valtellina - Pass € 12
Percorso Giallo nel Centro Storico di Morbegno con visita a 11 cantine, assaggio di prodotti tipici e degustazione di vini DOC, DOCG e IGT di Valtellina - Pass € 12
Percorso Rosso nel Centro Storico di Morbegno con visita a 11 cantine, assaggio di prodotti tipici, degustazione di Riserve e Sforzati con la presenza dei sommelier - Pass € 20
Percorso Azzurro nel Centro Storico di Traona, raggiungibile con bus navetta gratuito da Morbegno, con visita a 11 cantine, assaggi di prodotti tipici e degustazione di vini DOC, DOCG e IGT - Pass € 12
Le cantine di Morbegno saranno aperte venerdì 2 e 9 ottobre dalle 20.00 alle 23.00, sabato 3 e 10 ottobre dalle 16.00 alle 23.30 e domenica 4 e 11 ottobre dalle 14.00 alle 20.30.
Quelle di Traona, invece, sabato 3 e 10 ottobre dalle 16.00 alle 23.30, domenica 4 e 11 ottobre dalle 14.00 alle 20.30.
Dal 17 al 18 ottobre, si continua con l’itinerario di Mello (visita a 10 cantine - Pass € 12); le cantine saranno aperte sabato 17 ottobre dalle ore 15.30 alle 23.30 e domenica 18 ottobre dalle ore 13.30 alle 20.30.
Per informazioni:
Ufficio Turistico Morbegno - Valgerola - Valmasino - Valtartano
Tel. +39 0342 601140

venerdì 25 settembre 2009

Vertical di Sfursat e Sfursat 5 stelle di Nino Negri

Il racconto di una serata affascinante (a cui ho dovuto rinunciare all'ultimo, mannagg'!!) raccontata da Daniele Vitali, sommelier, fresco di designazione nel panel di degustazione della guida Viniplus 2010 di AIS Lombardia.

di Daniele Vitali

Si è svolta lo scorso 22 settembre, presso le cantine Nino Negri di Chiuro (SO), una grande serata all’insegna del buon bere, ottimamente organizzata e gestita dalla delegazione AIS di Sondrio, in collaborazione con l’azienda.
Presenti Casimiro Maule, direttore della Negri, nonché “inventore” del 5 stelle, Natale Contini, delegato AIS Sondrio, Davide Bonassi, responsabile degustatori dell’AIS Lombardia. A condurre la degustazione il noto sommelier bresciano Nicola Bonera, oramai un habitué degli eventi enologici in Valtellina. In programma una degustazione verticale di ben 9 annate di Sfursat, con vendemmie comprese tra il 1996 e il 2006, degustato quest’ultimo in anteprima e spillato direttamente dalla barrique, dove ancora riposa.
Ad inizio serata Maule ha fatto gli onori di casa, e successivamente, dall’alto dei quattro decenni trascorsi nelle vigne Valtellinesi, ha raccontato un po’ di storia di vino, vitigni, viticoltori e quant’altro, e di come, nei primi anni 80, ha per così dire “inventato” lo sforzato 5 stelle, un vino all’epoca innovativo, per cercare di risollevare la produzione di vino in Valtellina e dare una svolta passando dalla quantità alla qualità. Oggi, 27 vendemmie dopo, possiamo tranquillamente affermare che Casimiro ci ha visto giusto!
Prima di quel momento, sia chiaro, lo sforzato si produceva già, ma con una tecnica tradizionale, peraltro ancora oggi in uso con ottimi risultati. La vendemmia avviene quando l’uva ha raggiunto un grado zuccherino compreso tra 17.5 e 18.5. Macerazione piuttosto lunga (circa 25 giorni), con fermentazione ad una temperatura di 22°/25°, e successivo invecchiamento in botti da 80 hl in rovere di Slavonia. Nel corso degli anni si è poi preferito l’uso di botti un po’ più piccole, da 50 hl di rovere francese. Per quanto riguarda il 5 stelle, decisamente la musica cambia: macerazione più breve (10/12 giorni), temperatura di fermentazione di circa 30° ed invecchiamento in barrique nuove di rovere francese.
E' stata volutamente tralasciata la valutazione visiva (a parte uno leggermente spento, tutti gli altri 8 si mostravano eccellenti), lasciando spazio agli altri fattori. I primi vini assaggiati sono stati due tradizionali, del 1997 e del 2001. Più evoluto il primo, ma volendo fare un paragone, forse leggermente superiore il secondo. Da qui in avanti sette annate non consecutive di 5 stelle. Il 1996 è appunto stato l’unico a mostrare un colore un po’ spento, non proprio luminoso. Anche il naso è un po’ seduto, in bocca non proprio perfetto, tannini evoluti e discreta morbidezza. Il 1998, buon naso, intenso ed elegante. Anche in bocca, nonostante i tannini ancora un po’ ruvidi, si è dimostrato un bel vino. Il 1999 naso interessante, con note alcoliche evidenti e sentori di frutti rossi concentrati ed erbe alpine. Un classicissimo Nebbiolo di montagna, molto fine. In bocca entrata intensa, morbidezza avvolgente, ancora freschissimo, fine ed equilibrato. A mio parere il miglior vino della serata. Il 2002, naso fine, con sentori vanigliati, di salamoia ed erbe alpine. In bocca rispecchia il ’99, forse i tannini leggermente più verdi. Il 2004, sorprendentemente pronto, nonostante la giovane età. Naso non proprio finissimo, sentori di burro fuso, frutta rossa e spezie. In bocca grande morbidezza, buona freschezza ma la nota più evidente è la grande beva.. Forse è indizio di longevità abbastanza limitata. Il 2005, nonostante abbia solo 12 mesi di meno, mostra di essere ancora un bambino, con un naso in via di definizione, non molto pulito. In bocca buona morbidezza, ma ancora tutto da fare. Al contrario del precedente, la longevità dovrebbe essere un po’ più ampia. Il 2006, non ancora in commercio, è valutabile fino ad un certo punto. Al naso si presenta più come una spremuta d’uva, con sentori di frutti rossi. In bocca si nota un buon equilibrio, ma sarà da valutare tra qualche anno.
A concludere la serata una cena con piatti tipici Valtellinesi, chiaramente in abbinamento con i vini in degustazione.

mercoledì 23 settembre 2009

Falanghina Felix 2009

Falanghina Felix 2009: l'ottava edizione sarà presentata alla stampa venerdì 25 settembre, alle ore 17.00, nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Napoli. A seguire, un Banco d’assaggio con tutti i vini presenti alla Rassegna. Ricco il programma della manifestazione che si articolerà in due momenti: il 3 e 4 ottobre, a Sant'Agata dei Goti (BN) e il 30 ottobre, a Roma, dove si terrà un incontro conclusivo e un banco d'assaggio dei migliori vini falanghina della produzione regionale.
Nella due-giorni di Sant'Agata, invece, si terranno incontri e degustazioni guidate a cura di sommeliers FISAR, prenotabili on line compilando l'apposito form sul sito ufficiale della Rassegna (prenota).
Nei giorni di Falanghina Felix, i ristoranti e gli agriturismo dell'intera regione proporranno un menu con pietanze in abbinamento ai vini falanghina.
A completare il cartello, il Premio Falanghina Felix e la realizzazione - nella sala del Palazzo Ducale in Piazza Castello - di due puntate della trasmissione televisiva Wine Bar.
Per informazioni, contattare la Segreteria Organizzativa: info@falanghinafelix.com
tel. 0824.300412
cell. 347.2960280
Referente: dott. Antonio Bruno.

lunedì 21 settembre 2009

Paglierino&Dorato: i colori della falanghina del Sannio

"Paglierino&Dorato": le tonalità cromatiche dei vini ottenuti da uve falanghina nel Sannio beneventano.
O forse meglio "Verdolino&Dorato", se si guardano alcune sfumature di colore, più o meno presenti in questi vini, a seconda della tipologia.
Ecco la cronaca dell'interessante laboratorio sensoriale che ha aperto l'ultima edizione di VinEstate a Torrecuso (BN).

sabato 19 settembre 2009

Cheese!

Cheeeeeeese!
No, non vi sto chiedendo di mettervi in posa per una foto-ricordo.
"Cheese", la rassegna europea del formaggio di qualità, ha aperto i battenti ieri 18 settembre a Bra (CN). Ma non preoccupatevi, cari formaggiofili! C'è ancora tempo per sorridere fino al 21 settembre.
Informazioni sul sito ufficiale della manifestazione http://cheese.slowfood.it/

giovedì 17 settembre 2009

Festival del Franciacorta

Il Festival del Franciacorta giunge alla sua decima edizione e festeggia ampliando la manifestazione e accogliendo il pubblico -dal 19 al 21 settembre prossimi - in due cornici d'eccellenza: Villa Lechi e Casa Marchetti di Montestrutto a Erbusco (BS).
In degustazione oltre 120 etichette di ben 62 cantine. E due eventi speciali: venerdì 18 settembre, alle ore 11, presso il Teatro della Casa Comunale, il convegno dal titolo "Con la qualità, fuori dalla crisi"; alle ore 21, presso Villa Longhi a Erbusco, il concerto di Mario Biondi.
Tutte le altre informazioni sul sito http://www.festivalfranciacorta.it/

martedì 15 settembre 2009

Le mie piccole vigne

Ricordi di una giornata trascorsa a Castelvenere, lo scorso 28 agosto, per la XXXII Festa del Vino e per il primo Festival meridionale delle Piccole Vigne organizzato da Luciano Pignataro e Mauro Erro.

Appuntamento in piazza San Barbato per le 10 del mattino, colazione al bar e poi il via alle degustazioni del concorso "Sannio da scoprire", finalizzato alla valorizzazione dei vitigni "minori" del beneventano: il piedirosso, la coda di volpe e la barbera (del Sannio).

Ben 45 i vini in concorso: 13 piedirosso, 17 coda di volpe e 15 barbera. Vincitori a parte (leggi qui), queste le mie personali nominations: I Pentri e Orsini tra i piedirosso; Il Poggio, Ciabrelli e La Dormiente per le coda di volpe; Di Santo e Anna Bosco per le barbera.

La giornata è proseguita al ristorante Krèsios per il "gioco sensoriale" condotto dall'enologo Enzo Mercurio che ha presentato 4 vini da uve falanghina provenienti dall'areale di Ponte (BN) e caratterizzate da una diversa composizione dei terreni (leggi qui l'articolo di Sara Marte).

Quindi, il pranzo con le due portate di Giuseppe Iannotti, patron e chef di Krèsios: "baccalà su passatina di fagioli della regina" e "sella di maialino di latte con miele di mirto e riduzione di birra e patate arrosto" (leggi qui e qui gli articoli di Marina Alaimo).

Dopo il pranzo, la visita alla bella country-house "Le Vigne" (leggi qui l'articolo di Giulia Cannada Bartoli) della Fattoria La Rivolta, l'azienda di Paolo Cotroneo, nella vicina Torrecuso (BN).

Poi, il ritorno a Castelvenere per il "viaggio rosso" (leggi qui l'articolo di Mauro Erro e le mie note), momento di apertura del Festival delle piccole vigne (leggi qui i miei assaggi, quelli di Gaspare Pellecchia e di Alessandro Castaldo).

Una giornata da incorniciare! E un grazie a tutte le persone con cui ho potuto condividerla!

lunedì 14 settembre 2009

“Ü Pastine” 2008, Golfo del Tigullio D.O.C., Bisson società agricola

Ho ricollegato soltanto in un secondo tempo il nome Bisson letto sull'etichetta a quella bizzarra notizia apparsa in internet un po' di tempo fa (leggi qui). Sì sì, era proprio la stessa azienda che tanto aveva fatto parlare di sé per la scelta dell’area marina protetta di Portofino quale ambiente per la maturazione dello spumante di bianchetta genovese: un vitigno autoctono ligure che - non fosse stato per questa storia - mai prima di allora avevo sentito nominare. Tant’è che – detto fatto – al termine dei tre giorni trascorsi in giro per Camogli, Recco e Portofino, avevo deciso di acquistare questa bottiglia come souvenir, in attesa di poter comprare una bottiglia dello “spumante degli abissi” (guarda qui la foto dell’immersione a Portofino) che sarà in commercio soltanto dal 2010. “Ü Pastine” è una selezione di uve di bianchetta genovese, provenienti da vigneti a posti 200 metri di altitudine (leggi qui la scheda tecnica); la produzione complessiva è di circa 20000 bottiglie. Tappo in plastica, ahimè!
Colore giallo paglierino scarico, cristallino, abbastanza fluidio il suo scorrere lungo le pareti del bicchiere. L’impatto olfattivo è di buona intensità, sul dolciastro. I profumi di frutta a polpa bianca e di agrumi, di macchia mediterranea e di ginestra delineano un bouquet abbastanza complesso, arricchito da una forte componente minerale, perfettamente intonata al mare. Il sorso è leggermente abboccato e poco caldo. La freschezza e la sapidità spazzano via le timide sensazioni di morbidezza iniziali. Buona persistenza, fedele alle note olfattive, con ritorni di frutta e di erbe aromatiche, di finocchietto e di basilico. Nel complesso, è abbastanza armonico. Di buon corpo, né troppo snello né troppo ricco; la beva è piacevole. Un vino di pronto consumo, sullo scaffale a meno di 10 euro, che abbinerei con soddisfazione all'ottima cucina tradizionale genovese del Ristorante “Nonna Nina” a Camogli (GE), nella piccola frazione San Rocco.

Vesuvinum: chiusa la seconda edizione

Si è chiusa ieri la seconda edizione di "Vesuvinum: i giorni del Lacryma Christi", la manifestazione ideata e promossa dalla “Strada del Vino Vesuvio e dei Prodotti Tipici Vesuviani”, presieduta da Michele Romano, in collaborazione con Luciano Pignataro Wine Blog e tenutasi quest'anno nella bella cornice di Palazzo Mediceo di Ottaviano (NA).
Nel ricco cartello della manifestazione, anche il secondo concorso enologico intitolato ad Amodio Pesce e dedicato al "Lacryma Christi".
Questi i risultati:
1° classificato Categoria "Bianco d'annata": Bianco 2008, Mastroberardino 1° classificato Categoria "Rosato d'annata": Rosato 2008, Azienda Vinicola Sorrentino
1° classificato Categoria "Rosso d'annata": Rosso 2008, Vinosia
1° classificato Categoria "Rosso da invecchiamento": Forgiato 2004, Villa Dora
La giuria tecnica chiamata a valutare i vini in concorso - presieduta da Pasquale Brillante, delegato Ais Comuni Vesuviani - era così composta:
Simone Amat - Segreteria Generale Association Sommeliers d’Europe;
Giovanni Aiuolo - Sommelier degustatore AIS;
Ugo Baldassarre - Tigullio Vino;
Domenico Brasiello - 1° Sommelier non professionista Campania 2009;
Alberto Capasso - Slow Food;
Pasquale Carlo - Giornalista;
Salvatore Correale - 1° Sommelier professionista Campania 2009;
Marcello D’Agostino – Sommelier;
Francesca Adelaide Di Criscio - Presidente Strada del Vino Campi Flegrei;
Michela Guadagno - Sommelier;
Alain Leloup - Tesoriere Association Sommeliers d’Europe;
Brigitte Leloup – Vicepresidente Association Sommeliers d’Europe;
Sara Marte - Giornalista;
Rosario Lopa - Ministero Politiche Agricole;
Maurizio Paolillo - Agronomo;
Angelo Peretti - Giornalista;
Monica Piscitelli - Giornalista;
Alma Torretta – Giornalista.
Segreteria: Marina Alaimo - Sommelier AIS Comuni Vesuviani.
[foto, Alessandro Russo]

sabato 12 settembre 2009

Vigna Cicogna 2008, Greco di Tufo D.O.C.G., Azienda Agricola Benito Ferrara

Il vero greco della vigna più bella di Gabriella Ferrara: Vigna Cicogna.
Ne ho già parlato qui, sul sito di Luciano Pignataro che ringrazio per l'ospitalità.

venerdì 11 settembre 2009

Nord vs Sud: grandi rossi a confronto

Una degustazione comparata alla cieca tra 8 grandi rossi, a cura della delegazione AIS Sondrio, nell'ambito della manifestazione "Il Grappolo d'Oro" organizzata dalla Pro Loco di Chiuro.
Appuntamento stasera 11 settembre, ore 20.30, nella Sala Mostre del Palazzo Scolastico di Chiuro (SO).
Questi i vini in degustazione:
(Sicilia) MORGANTE - DON ANTONIO 2005; ETNA ROSSO – CACIORGNA N’ANTICCHIA 2006
(Campania)
GALARDI – TERRE DI LAVORO 2001; VILLA MATILDE FALERNO DEL MASSICO CAMARATO 1999
(Lombardia, Valtellina)
NINO NEGRI – VIGNETO FRACIA 1999 RAINOLDI INFERNO RISERVA 1999
(Piemonte, Langhe)
BORGOGNO – BAROLO 1999
(Alto Adige)
HOFFSTATTER- PINOT NERO VILLA BARTHENAU 2004
Prenotazioni pressso la Pro Loco di Chiuro (SO) Costo € 15 tel 0342.484213

mercoledì 9 settembre 2009

Cascina Tollu a Milano, a cena da Nicola Cavallaro

L'appuntamento è per domani 10 settembre a Milano, in via Lodovico il Moro 11, al ristorante Nicola Cavallaro.
Questo il menù, in abbinamento i vini di Cascina Tollu:
Fiori di zucca ripieni di ricotta e alici zabaione di peperoni Vino abbinato: "Bianco di Tollu"
Ravioli ripieni di coniglio alla cacciatora, salsa al dolcetto Vino abbinato: "Armasù", Dolcetto di Ovada 2007
Cosciotto di maiale al forno, crocchetta di patate e mandorle, salsa al melograno Vino abbinato: "Con il Cuore in Mano", barbera in purezza
Zuppa di prugne e spuma di ricotta
Presente il produttore Tomaso Armento.
Prenotazione obbligatoria. Costo € 40.00 (vini inclusi).
Per prenotazioni o informazioni, rivolgersi direttamente a Nicola Cavallaro del ristorante "al San Cristoforo". tel: 02/89126060 e mail: info@nicolacavallaro.it

martedì 8 settembre 2009

"Raccolta e racconti di vino notturno" all'Antica Masseria Venditti

Raccolta e racconti di vino notturno”, la terza vendemmia notturna del "100% vigneto didattico", si svolgerà il 18 e 19 settembre prossimi all'Antica Masseria Venditti di Castelvenere (BN).
Gli invitati - accolti da Nicola e Lorenza (nella foto con me, Alessandro Russo e Luigi D'Alise, nell'ultima edizione della Festa del Vino di Castelvenere) - raggiungeranno l’isola di cultura del vino nel pomeriggio del 18 settembre dove potranno partecipare al convegno “La vera storia dei miei vitigni”, nella sala "Barbetta".
A seguire, l'asta delle prime 30 bottiglie della vendemmia 2008 (300 bottiglie in totale per 20 vitigni, 10 bianchi e 10 rossi, raccolte alle ore 05.00 del 20 settembre 2008 e particolarmente curate nel packaging): il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza. Le restanti 270 bottiglie, invece, saranno vendute sul sito aziendale http://www.venditti.it/.
Poi, gli ospiti potranno riposare presso la SPA Aquapetra di Telese, fino all'appuntamento per la vendemmia, alle ore 05.00 del 19 settembre. Si inizierà dall’uva bianca che sarà subito sgranellata, pigiata e separata dalle bucce, pronta per una fermentazione in bianco a temperatura controllata; si continuerà con i 10 vitigni di uve rosse che insieme saranno vinificate per ottenere un prodotto unico e particolare. Dopo il “grande lavoro notturno”, un’abbondante colazione contadina verrà servita nel "gazebo degli ulivi". Un breve e doveroso riposo mattutino in hotel consentirà agli invitati di riprendere il “lavoro” di controllo della fermentazione in tarda mattinata, di rivedere le immagini notturne nella sala "Barbetta", e di essere pronti per affrontare il “pranzo contadino” di donna Lorenza nella "sala del Torchio". Le specialità gastronomiche sapientemente riproposte saranno abbinate ai vini aziendali più rappresentativi, dal Vàndari Falanghina al Bacalàt, dal Barbetta al Marraioli, per finire con il Bosco Caldaia.
Nel pomeriggio dopo la consegna delle bottiglie assegnate durante l’asta, chiuderà la manifestazione la grappa di Barbetta, con un arrivederci alla… prossima vendemmia.
Altre informazioni sul sito aziendale o sulla pagina facebook.

sabato 5 settembre 2009

"Risotto mantecato alla scamorza affumicata e bottarga di muggine"


Ingredienti per 4 persone:
360 gr. riso carnaroli 1 spicchio d'aglio olio extravergine d'oliva brodo vegetale 200 gr. di scamorza affumicata 40 gr. di bottarga di muggine intera vino bianco 20 gr. di burro Procedimento
Tostare il riso a secco; a parte, rosolare leggermente l'aglio tritato finemente e privato dell'anima in poco olio e burro. Sfumare col vino bianco. Cuocere il risotto per circa 15-16 minuti aggiungendo man mano il brodo vegetale. Fuori dal fuoco mantecare con la scamorza e parte della bottarga di muggine. Impiattare e decorare con bottarga a piacere. Un'esplosione di gusto, aromaticità, sapidità e persistenza...
[foto e ricetta di Alessio D'Alberto]

mercoledì 2 settembre 2009

Vinestate 2009

Rilancio integralmente il comunicato stampa:
Trentacinquesimo appuntamento per VinEstate, la festa dedicata all’Aglianico del Taburno in programma il 4, 5 e 6 settembre prossimi a Torrecuso (Benevento).
La rassegna, fra le più attese nel panorama delle manifestazioni enologiche campane, è tesa alla scoperta di prodotti che mettono in primo piano la cultura del vino e del territorio del Taburno, dove l’Aglianico trova la sua massima espressione.
VinEstate è organizzata dal comitato VinEstate, in collaborazione con il comune di Torrecuso ed il patrocinio di: Provincia di Benevento, Camera di Commercio di Benevento, l’Associazione Aglianico del Taburno, l’Associazione culturale Taburno - Camposauro, l’Università degli Studi del Sannio, Regione Campania, Pro Loco di Torrecuso, l’Associazione O.T.E.T. e la Scuola del Gusto.
Venti le aziende vitivinicole in vetrina: Cantina del Taburno, Cantine Iannella Antonio, Cantine Tora, Caputalbus, Cav. Mennato Falluto, Fattoria La Rivolta, Fontanavecchia, I Colli del Sannio, Il Poggio, “La Dormiente” di Ariano Agnese, Masseria Frattasi, Nifo Sarrapochiello, Ocone - Agricola Del Monte, Ocone Giovanni, Taburni Domus, Terre d’ Aglianico, Terre Longobarde, Torre a Oriente, Torre dei Chiusi e Torre del Pagus.
Per la tre giorni è stato varato un fitto programma che prevede: mercato, convegni e laboratori sensoriali.
L’apertura degli stand espositivi e di degustazione, per tutte e tre le serate, è fissata alle ore 18.
Sabato 5 settembre, alle ore 20,30, si terrà l’Asta dei Vini, condotta da Marco Sabellico; mentre, domenica dalle ore 9 alle 13, sarà allestito il Mercato del Taburno, che riguarderà il vino e la cultura delle comunità del Taburno.
Due, invece, i momenti di approfondimento. Sabato 5, alle ore 19, toccherà al talk show dal tema “In salute con il vino e con la vite”, con gli interventi di: Marco Sabellico, Marco Palma, Rino Genovese, Livia Iaccarino, Giovanni Antonio Cutillo, Rosanna Cancellieri, Gerardo Antelmo, Nunzia De Girolamo e Sandra Lonardo Mastella.
Domenica 6, alle ore 10,30, invece, i fari saranno puntati su “Vino e modelli di consumo responsabili e consapevoli: vietato vietare”, con le relazioni di: Luciano Pignataro, Giuseppe Marotta, Alberto Bertelli, Giovanni Antonio Cutillo, Nicola Formichella, Francesco Massaro, Gennaro Masiello e Ettore Varricchio; l’incontro sarà coordinato da Federica De Vizia.
Per quanto concerne i laboratori sensoriali si partirà venerdì 4 alle ore 19 con “Paglierino&dorato”, in collaborazione con FISAR Benevento; mentre, sabato 5, alla stessa ora, toccherà a “Rubino&granato”, in collaborazione con AIS Benevento. Entrambe le iniziative rappresenteranno un viaggio attraverso i colori, i profumi e i sapori dei vini del Taburno.
Domenica 6, infine, alle ore 19, sarà la volta di “Rosso&rossa”, in collaborazione con Slow Food Taburno e il Tasso del Taburno, per un abbinamento che vede protagonisti i rosso dell’Aglianico e la carne rossa di razza marchigiana.
Completano il cartellone gli appuntamenti a tavola, alla scoperta della cucina locale in collaborazione con l’associazione O.T.E.T. (Operatori del turismo enogastronomico di Torrecuso) ed il Master Aglianico del Taburno, competizione sensoriale dei vini Aglianico in programma a novembre prossimo e riservata ai professionisti del settore.
Altre informazioni possono essere acquisite dal sito internet http://www.comune.torrecuso.bn.it, oppure telefonando allo 0824/889719.