lunedì 20 luglio 2009

La Campania in quel di Milano con "Stralci di vite"

Non ho mai nascosto la smisurata passione per i vini e i prodotti tipici della mia regione; né – allo stesso modo - il rammarico per la scarsa inclinazione alla comunicazione di certi produttori campani che vanifica puntualmente gli sforzi profusi nella ricerca della qualità. E così, da questa convinzione di fondo, è nata – un po’ per caso e un po’ per passione - l’idea di una serata dedicata ai vini e ai prodotti tipici della Campania, svoltasi lo scorso 16 giugno presso l’enoteca “Il Cinghiale Rosso” di Milano, grazie alla disponibilità del Patron - Claudio Gelmini - che approfitto per ringraziare nuovamente.
Quindici gli appassionati presenti che si sono lasciati guidare (io c’ho provato…) nell’approccio a due dei vitigni autoctoni più importanti della Campania: l’aglianico e la falanghina. Con l’obiettivo (direi raggiunto!) di cogliere i diversi terroirs dei vini in degustazione. Questo, infatti, il criterio di scelta dei vini in degustazione: tutti vini “base” prodotti da uve in purezza, ad eccezione dello spumante “charmat lungo” versato all’aperitivo di benvenuto e del passito degustato in chiusura di serata, entrambi da uve falanghina. Qualche parole (avete ragione: tolgo il "qualche"…) per presentare le due aziende prescelte in rappresentanza di due aree della Campania, tanto vicine quanto diverse: l’azienda agricola biologica Lorenzo Nifo Sarrapochiello per il Sannio beneventano e l’azienda vinicola Sorrentino per i Campi Flegrei.
Poi, spazio alla degustazione, di cui mi piace riportare soltanto qualche impressione: SPUMANTE DORÈ, AZ. VIN. SORRENTINO Giallo paglierino tenue con riflessi verdolini, cristallino, non granché il perlage. Abbastanza intenso e nemmeno troppo complesso, discretamente elegante con profumi fruttati. Al palato, secco e poco caldo, abbastanza intenso ed elegante, coerente, di ottima freschezza e sapidità; non una grandissima persistenza. Nel complesso, abbastanza equilibrato ed armonico: un vino da prendere per quello che è. FALANGHINA 2008, POMPEIANO I.G.T., AZ. VIN. SORRENTINO Colore giallo paglierino scarico, cristallino ed abbastanza consistente. Intenso, abbastanza complesso ed elegante, profumi fruttati e floreali. Il sorso è abbastanza intenso, poco caldo; tutto sommato abbastanza elegante, fresco e sapido. Scompare abbastanza velocemente in bocca. FALANGHINA 2008, SANNIO D.O.C., AZ. AGR. BIOL. NIFO SARRAPOCHIELLO Giallo paglierino intenso, cristallino, consistente. Intenso, abbastanza complesso, elegante. Profumi caldi di frutta più matura rispetto alla falanghina precedente e delicati sentori di spezie dolci. Secco, caldo e abbastanza morbido; fresco e sapido. Il sorso è intenso, elegante, in perfetta sintonia con le sensazioni nasali. Lunga persistenza di frutta. Elegante. AGLIANICO 2005, TABURNO D.O.C., AZ. AGR. BIOL. NIFO SARRAPOCHIELLO Rosso rubino, limpido e consistente. Abbastanza intenso, abbastanza complesso, fine. Si avvicendano profumi fruttati, floreali e speziati. In bocca è caldo e secco, di buona morbidezza. Ancora fresco e sicuramente sapido, tannico. Lunga persistenza finale che richiama le note olfattive. Elegante e abbastanza armonico. DON PAOLO 2006, POMPEIANO I.G.T., AZ. VIN. SORRENTINO Analisi visiva perfettamente corrispondente all’aglianico di Nifo. Intenso, complesso, abbastanza fine. Profumi di frutta rossa, fiori e spezie un po’ più forti rispetto all’altro. Sorso caldo e secco, meno morbido. Fresco, sapido e tannico. La persistenza finale è lunga e giocata su sfumature di frutta e spezie. SARRIANO 2005, BENEVENTANO I.G.T., AZ. AGR. BIOL. NIFO SARRAPOCHIELLO Da uve appassite su stuoie di falanghina. Giallo dorato, cristallino e consistente. Buona intensità, decisamente complesso ed elegante. Soprattutto odori di frutta matura e miele. Abboccato ma non stucchevole, caldo, vellutato. Fresco e sapido. Persistenza di frutta matura. Equilibrato ed elegante. Nel mezzo tra i bianchi e i rossi, la degustazione di alcuni prodotti tipici del territorio: mozzarella di bufala campana DOP (normale e affumicata), provolone del monaco DOP, salsiccia di Mugnano del Cardinale IGP e salame dolce di Napoli. Prima dei saluti un fuori-programma: l’assaggio di ALENTA 2006 (ne ho parlato qui), una falanghina da vendemmia tardiva dell’azienda agricola biologica Nifo Sarrapochiello (recentemente premiata – insieme alla riserva di aglianico D’ERASMO - come uno dei dieci migliori vini campani da agricoltura biologica - leggi qui). In chiusura, il gradito omaggio dell’amico Paolo che mi piace condividere con voi.

Tutte le altre foto sulla pagina Facebook. Grazie a tutti, a presto su "Stralci di vite"!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bhè adesso potresti provare a convincere quei 15 a venire a vedere da vicino il...terroir.
:-) Ivana

Alessandro Marra ha detto...

:-D