Quella che è appena iniziata non sarà di certo una settimana "facile"! Nemmeno il tempo di riprendersi dalle maxi abbuffate di Pasqua che parte l'edizione nr. 44 di Vinitaly. Non solo fiera di Verona, però: a completare il "triangolo del vino" anche la 7.a edizione di VinoVinoVino e quella 2010 di Villa Favorita, rispettivamente a Cerea (in provincia di Verona) e Sarigo (in provincia di Vicenza).
Come vedete ce ne sarà per tutti i gusti...
Si è discusso molto sull'accavallarsi delle date delle tre manifestazioni: tra l'8 e il 12 aprile Vinitaly, le altre due a spartirsi lo stesso arco di giorni (VinoVinoVino 8, 9 e 10; Villa Favorita l'11 e il 12 aprile). C'è chi ha "letto" la concomitanza come un tentativo - nemmeno troppo velato - di "sabotare" la più grande fiera internazionale del vino cercando di sottrarre visitatori; c'è chi, invece, ha interpretato la scelta della stessa regione e dello stesso periodo di svolgimento come una presa di posizione forte di viniveristi e vinnaturalisti da quello che è probabilmente considerato un "mondo del vino degenerato".
Statistiche alla mano sono constantemente in crescita sia il numero degli appassionati sia quello degli operatori che disertano il Vinitaly per strizzare l'occhio alle manifestazioni "di protesta". E riprova ne è il fatto che pure Trenitalia abbia deciso di mettere a disposizione dei visitatori di Cerea due treni in più nelle fasce orarie di svolgimento della manifestazione...
La sensazione è che - soprattutto alla luce dell'attuale congiuntura economica - sia andato "in crisi" lo stesso meccanismo fieristico. Di contro, riscuotono sempre più successo manifestazioni più ristrette in termini numerici e, probabilmente, con costi espositivi minori rispetto alla fiera veronese; e - last but not least - con maggiori possibiltà di instaurare un rapporto con appassionati e consumatori.
A sentir parlare in giro in molti hanno avuto lo stesso problema: un giorno qui, un giorno lì e un altro là? oppure due qui, due lì e via dicendo? Alla fine io ho deciso di dedicare gli unici due giorni liberi dal lavoro e dal resto (sembrerà strano ma io nella vita faccio tutt'altro...) al Vinitaly.
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