L’uva morellino, storicamente il nome locale per il sangiovese, parrebbe prendere il nome dai cavalli bai detti “morelli” utilizzati per trainare le carrozze dei maggiorenti della provincia. Vino a denominazione di originale controllata dal 1978, il Morellino di Scansano ha ottenuto la “garantita” nel 2007.
La zona di produzione comprende, oltre all’intero territorio amministrativo del comune di Scansano, alcune parti dei comuni di Campagnatico, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Roccalbegna e Semproniano, all’interno della zona collinare delimitata dai fiumi Ombrone e Albegna. Il disciplinare prevede l’utilizzo di sangiovese almeno per l’85%; possono eventualmente concorrere altre uve a bacca rossa riconosciute dalla regione Toscana. È prevista anche la tipologia “riserva” per i vini con almeno due anni di invecchiamento, di cui almeno uno in legno, e con un titolo alcolometrico volumico totale minimo del 13%. Di recente, limitatamente al territorio di Scansano, è stata aggiunta la denominazione comunale (leggi qui l’articolo di Andrea Petrini).
Molte delle aziende aderenti al Consorzio di Tutela hanno presentato i loro prodotti a Milano, nella manifestazione svoltasi il 17 novembre scorso presso Palazzo Giureconsulti. Ecco alcune delle realtà più interessanti, a mio parere, in tre puntate.
L’azienda Col di Bacche si trova su una collina esposta a sud/sud-ovest in località Cupi di Magliano in Toscana, a ridosso del Parco Naturale della Maremma. I terreni sono prevalentemente sabbiosi e calcarei, i vigneti – estesi per circa 10 ettari – si trovano a un’altitudine tra i 170 e i 260 metri. Tre le etichette prodotte:
“Col di bacche” 2008 è il morellino “base” (circa 45000 bottiglie) ottenuto da sangiovese (90%) e da syrah, merlot e cabernet sauvignon (10%). Dopo la pigiatura, le uve fermentano a contatto con le bucce a temperatura controllata per circa 20 giorni. Bel colore rubino, primo naso di mora e di viola mammola, discretamente intenso ed elegante. Gusto secco e caldo (13.5%), persistenza finale coerente con le percezioni olfattiva. Equilibrato (al momento dell’assaggio era stato imbottigliato da circa 2 mesi e mezzo). Il prezzo? 8 euro.
“Rovente” 2007 Riserva: 90% di sangiovese e 10% di syrah, le bottiglie prodotte sono circa 12500. La resa è di circa 55 quintali per ettaro; le uve – raccolte e selezionate a mano – macerano a temperatura controllata per 22 giorni. Il vino ottenuto matura per circa 12 mesi in barriques (per il 30% nuove e per il restante 70% di 3° e 4° passaggio) e affina in bottiglia per 4-5 mesi di affinamento in bottiglia. Il nome deriva dalla località ove è ubicato il vigneto (“Poggio di Rovi”) e richiama curiosamente il tenore alcolico elevato (14%). Vino di grande godibilità, mora in confettura e viola mammola leggermente appassita, chiodi di garofano e varie sfumature erbacee al naso. In bocca è molto coerente, pieno ed avvolgente, la componente tannica è ben diluita dalla freschezza. Chiude con ricordi di terriccio. Prezzo di 17 euro franco cantina.
“Cupinero” 2007: imbottigliato come Maremma Toscana Rosso I.G.T., è ottenuto a partire da uve merlot con un taglio del 5% di cabernet sauvignon. Il nome è la somma di “Cupi” (la località dove si trova l’azienda) e “nero” (il nome con cui è a volte chiamato in zona il morellino). La resa d’uva per ettaro è di circa 50 quintali, la macerazione a temperatura controllata si protrae per circa 22 giorni e la maturazione avviene in barriques di rovere (nuove per il 40%) più o meno per un anno. L’altitudine del vigneto – tra due colline e di fianco a un piccolo ruscello - è sensibilmente inferiore alla media aziendale. Nel calice, un rosso rubino di gran bella luminosità. L’impatto olfattivo è intenso e molto elegante, coerente in bocca. L’ingresso morbido è ravvivato da una buona dose di acidità, il tannino è ben arrotondato. Prezzo di 18 euro.